Margaret Mazzantini – Figli e bambini
Non ho più il ventre di una madre, è bene che mi ci abitui, sarò un’amante tutta la vita. Una creatura adatta a un sesso senza conseguenze.
Non ho più il ventre di una madre, è bene che mi ci abitui, sarò un’amante tutta la vita. Una creatura adatta a un sesso senza conseguenze.
Non ha colori l’arcobaleno, se lo osservi dopo aver guardato negli occhi tuo figlio.
Dico ancora che non ho mai fatto, e mai farò, del male a un bambino. Mi disgusta il fatto che siano state scritte delle cose false sul mio conto.
Vorrei tornare bambina, rivedere il cesto dei tesori, colorato, pieno di giochi, i miei sogni, infilarci le mani seduta con i piedi a penzoloni, il luccichio agli occhi e riempirmi di forme, colori. vorrei tornare bambina quando tutto era più candido, comprensibile e stupirmi davanti a ogni cosa, anche la più semplice.
Il bambino è il seme divino, che cullato dal tuo amorevole bene, diventerà la tua sacra realtà.
Cosa pretendeva da lui? Tutto. Semplicemente tutto. E questo era stato il vero sbaglio. Chiudersi in un solo amore e chiedergli tutto. Semplicemente perché di tutto hai bisogno.
Il mondo sarebbe un luogo meraviglioso se ci fosse più semplicità, quella spontaneità che si trova nello sguardo di un bambino.