Margaret Mazzantini – Figli e bambini
Non ho più il ventre di una madre, è bene che mi ci abitui, sarò un’amante tutta la vita. Una creatura adatta a un sesso senza conseguenze.
Non ho più il ventre di una madre, è bene che mi ci abitui, sarò un’amante tutta la vita. Una creatura adatta a un sesso senza conseguenze.
Se nella vita non ci sono speranze, nei figli vedi la luce.
Le mamme dicono alle figlie che si devono sistemare bene, l’amore poi si trova.
Pensando a chi abbandona i figli: si sentirà smarrita per tutta la vita e dopo per tutta l’eternità, condannata a non sorridere mai.
Tra cento anni forse non ricorderai il mio viso, ma avrai con te ogni mio sorriso.
Temo che dovrai abituarti a simili cose. Nel mondo in cui ti accingi ad entrare, e malgrado i discorsi sui tempi che mutano, una donna che aspetta un figlio senza essere sposata è vista il più delle volte come una irresponsabile. Nel migliore dei casi, come una stravagante, una provocatrice. O un’eroina. Mai una mamma uguale alle altre.
Padri che rinneghiamo, che arriviamo a odiare. Tra tutti i difetti che riconosciamo nei nostri padri e contro i quali combattiamo strenuamente, il peggiore si insinua viscidamente nella nostra gestualità, sconvolgendo le nostre serene logiche inscatolate. Come se qualcuno potesse imporre al proprio sangue, di scorrere più lentamente.