Maria Antonietta D’Onofrio – Sorriso
Alla fine, di quanto passa nelle nostre esistenze, rimangono composte poche immagini e, tra queste, c’è il tuo sorriso.
Alla fine, di quanto passa nelle nostre esistenze, rimangono composte poche immagini e, tra queste, c’è il tuo sorriso.
Quando qualcuno ti dice: “Sorridere è l’unico modo per affrontare la vita e tutti i suoi problemi, altrimenti sarà lei ad averla vinta”, io sempre rispondo cosi: “Non posso sorridere sempre, sarei un’ipocrita. Se oggi sorrido è perché la vita mi lo chiede.” Non posso sorridere se dentro di me ho solo sofferenza, dolore, angoscia, tristezza. Non posso sorridere quando vedo delle persone piangere perché hanno fame, quando vedo un bambino che chiede soldi da portare a casa. Non posso sorridere perché la vita ogni tanto è crudele con delle persone innocenti.
Davide vede una cicatrice sulla pancia della mamma, che lo aveva partorito con taglio cesareo.- Cos’è?- Niente Davidino, avevo il taglio perché è da lì che sei uscito.Davide ci pensa su, va un altro paio di volte a chiedere, poi torna e fa:- Ma se sono uscito di là, da dove sono entrato?[ecco, lì è un po’ più difficile spiegare…]
Anche se sei triste, tu continua a ridere perché, ti giuro, non c’è nulla al mondo che possa uccidere quanto un sorriso.
Scambiarsi un sorriso lo trovo uno dei gesti più intimi. È un denudarsi. È come dirsi: “Adesso conosci le mie paure, non ferirmi”.
Bisogna affrontare ogni giorno con un sorriso, altrimenti è un giorno perso.
Dipingerò ogni giorno, con un sorriso. Per quanto mi sarà possibile metterò i miei sentimenti in poesia, e lascerò che le più belle emozioni raggiungano il cuore.