Maria Auriemma – Stati d’Animo
Lei si portava l’insicurezza sempre addosso, come un vestito, come un paio di scarpe scomode ma quasi consumate.
Lei si portava l’insicurezza sempre addosso, come un vestito, come un paio di scarpe scomode ma quasi consumate.
Capita a vent’anni di voler spaccare il mondo. E capita sempre a vent’anni di sentirsi un giorno molto, molto, molto inermi. Si capisce che anche per crescere bisogna pagare la vita con le proprie lacrime, lacrime diverse da quelle dei bambini, ma non meno cariche di fragilità, di quella paura che anche i grandi hanno. E un giorno forse si avrà la fortuna di riderne, come anche i grandi, e non solo i bambini, sanno fare.
I complimenti fanno piacere, un saluto, anche un semplice “Ciao”. Però se vicino ad essi non trovo fatti che dimostrano altrettanto interesse onestamente preferisco il silenzio.
A volte le circostanze si susseguono in modo tale che arrivi al punto di non ritorno, così è importante andare avanti e far finta di niente.
Se potessi tornare a ieri lo farei, ma nulla che è’ stato potrà mai essere ed io continuo la mia vita trascinando il cuore dentro i ricordi.
Se la tua vita non ti sorride, vieni a vivere la mia. A me avanza e con te acquista più valenza.
Io provo, provo a capire. Ma tutto questo fottutissimo mondo sembra finto, finto.