Maria Rosaria Montesarchio – Figli e bambini
E poi ci sono quei piccoli gesti inaspettati, le dolci e tenere carezze d’amore, che solo i bambini sanno donare, capaci di regalarti straordinarie emozioni e riempirti il cuore di tanto calore.
E poi ci sono quei piccoli gesti inaspettati, le dolci e tenere carezze d’amore, che solo i bambini sanno donare, capaci di regalarti straordinarie emozioni e riempirti il cuore di tanto calore.
Per punirli non servono le mani, per farci ascoltare ci vuole amore e tanta pazienza.
La vita con i nostri figli è un meraviglioso mosaico,ogni istante non vissuto con loro è una tessera mancante.
Il figlio è come un ramo di un albero, se l’albero è perfetto anche il ramo lo sarà.
Un bimbo è privo di passato, un anziano è sprovvisto di futuro. Ecco perché profumano entrambi di serenità, respirano a pieni polmoni il presente.
L’amore di una mamma per il proprio figlio non ha misure. È inconfondibile. È l’universo intero.
Il padre e il professore erano tutt’e due scontenti di Sereza, e infatti il ragazzo studiava male. Ma non si poteva dire che fosse poco intelligente. Al contrario, era più intelligente di tutti quei ragazzi che il professore gli portava ad esempio. Ma non poteva imparare quel che gl’insegnavano perché nella sua anima c’erano bisogni differenti da quelli che supponevano i suoi maestri. Aveva nove anni, era ancora un bambino, ma conosceva la sua anima e la proteggeva come la palpebra protegge l’occhio, e non vi lascia entrare nessuno che non avesse la chiave dell’amore. I maestri si lamentavano che non volesse studiare, ma la sua anima era assetata di sapere. E imparava da Kapitonyc, dalla bambinaia, da Nadenka, da Vasilij, e non dai maestri.