Maria Schillaci – Frasi sulla Natura
Una farfalla variopinta che svolazza sul mondo ci dona il vento della pace.
Una farfalla variopinta che svolazza sul mondo ci dona il vento della pace.
Sola con me stessa, su una spiaggia inondata dal sole. Maestoso e placido, mi osserva il mare. Acque cristalline, di mille colori, mille sfumature, mille suggestioni accarezzano, penetrano il mio corpo. Compiacente e con rispetto, m’immergo nelle tue tiepide e salubri acque, unendo il mio corpo e la mia anima in un abbraccio senza tempo. Sola, in un’isola che sembra sperduta; piena d’incanto: mi unisco al creato.
La luna è donna, non fa mai vedere il suo lato buio, per non far vedere al mondo quando piange in silenzio. Sola.
Fino a quando la “Madre Terra” è ammalata anche noi soffriremo e, solo nel momento in cui il creato Vivrà, anche noi saremmo parte della Gioia di Essere.
Osservare la bellezza di un fiore o sentire il suo profumo è un modo per sentire delle nuove emozioni, passo a passo dall’essenziale puoi iniziare a scoprire quello che di meglio c’è in te.
Un sole cocente, strade deserte coperte di crepe. Tutto è immobile come se il tempo non ricordasse più dove si trovi. Le mura hanno un che di remoto e le piante ne fanno il loro appoggio. Sembra non esserci nessuno, la maggior parte di quelli che erano qui sono partiti verso altre patrie, attraversando questo nuovo cielo. La distruzione non è arrivata quando e come ci si aspettava, è sembrata anzi avere compassione verso il suolo che ha ospitato l’uomo così a lungo, mentre il sole si consumava. Dio e gli angeli, gli dèi, creature potenti giunte dalle remote profondità dello spazio, pensavano che aggiungere energia al cosmo significava allungare e migliorare la vita dei loro protetti e di loro stessi, trasformandola in eternità, alimentando una mensa controproducente e salvandosi come creature superiori cercando di fare apparire altri come loro sembianze e natura. Ma la materia si sgretola e il respiro si fa pesante sotto il suo peso raddoppiato, eccedenza di energia dispersa da un corpo diventato maschere e note, energia grande più dell’universo a cui è stato sommato, e le dimensioni che da essi si diramano. Per questo nuove conquiste dovranno recuperare con inganni altra vita da nuove terre e civiltà al di là del mondo, prima del collasso verso il silenzio senza fine. Sopra questa terra dal tempo segnata, dal destino cambiato e dal principio duplicato, mi domando se l’amore di un padre celeste può portare alla morte e se è giustificato di fronte alla vita che su di esso si appoggia e poi si disperde. L’amore non ha bisogno di inganni, quindi l’autorità abusata porta al suo contrario, se persino un Dio per salvare il messia e una manciata di angeli facendo ricadere le loro colpe su un altro e poterli costruire con nuove abilità, ha condannato loro e se stesso insieme al suo regno solo per splendere di chiarore accecante e fatale il breve attimo di ere perdute.
La Primavera è un canto che nasce dal cuore del creato.