Maria Suppa – Anima
In auto, fermi ai semafori, ci si guarda come se fossimo tutti amici. Anime sole in carcasse di lamiera che tornano a casa dai propri amori, oppure scappano da chissà quali errori.
In auto, fermi ai semafori, ci si guarda come se fossimo tutti amici. Anime sole in carcasse di lamiera che tornano a casa dai propri amori, oppure scappano da chissà quali errori.
vorrei far realizzare tutti i desideri dei bimbi poveri del mondo, so che non è possibile, ma a volte vedo che un mio sorriso, una mia carezza, vale più di tanti doni.
L’anima precorre tempo e spazio, e non è come l’occhio, che crede cominci il cielo…
Ma in lei c’era qualcosa che la metteva al di sopra del suo ambiente: in lei c’era lo splendore di un brillante autentico in mezzo a brillanti falsi. Questo splendore le veniva dagli occhi bellissimi e veramente misteriosi. Lo sguardo stanco e nello stesso tempo appassionato di quegli occhi colpiva per la sua assoluta schiettezza. Guardandola negli occhi pareva di leggere nella sua anima, e conoscerla significava amarla.
Non si può lesinare sulla cultura… è come tarpare le ali ad un gabbiamo e…
Ci fosse anche una sola possibilità non avere esitazioni, giocatela!
Idealità e morale sono i mezzi migliori per colmare il gran buco che si chiama anima.