Maria Suppa – Anima
Non si può cancellare un’anima che ha deciso d’imbrattare il nostro cuore.
Non si può cancellare un’anima che ha deciso d’imbrattare il nostro cuore.
Perché il padre buono non potrebbe già respirare in noi senza il sostegno di una struttura dedita al lucro? Perché questo padre e questa madre, essenza e forma di vita come la sviluppiamo ogni giorno, non potrebbero già essere fusi in noi nello spirito che l’anima incarna? Perché la voce e lo spirito guida di quest’entità non potrebbero avere come termine religioso quello della coscienza?
Mentre i colori del giorno sbiadiscono, coloriamo i sogni che ci faranno da Caronte nella notte.
L’aria e la luce sono stupefacenti…
Allora si guardava con più ostinazione, cercando con la forza della volontà di cancellare la fisionomia della madre, di sottrarla, così da far rimanere solo ciò che era lei stessa. Quando ci riusciva era un momento di ebbrezza l’anima saliva sulla superficie del corpo come quando un equipaggio irrompe dal ventre della nave, riempie tutto il ponte di coperta, agita le mani verso il cielo e canta.
Sono le parole semplici che donano l’infinito.