Maria Suppa – Stati d’Animo
Le parole son le stesse se scritte o sussurrate, cambia solo il modo, ma la voce trema allo stesso modo della mano.
Le parole son le stesse se scritte o sussurrate, cambia solo il modo, ma la voce trema allo stesso modo della mano.
Mi dicevano che eri troppo grande per una provinciale come me, invece non sei mai stata così intima. Ogni metro che percorro è il ricordo di sei anni fatti di posti, di esperienze, di sogni, di amori, di amicizie, di persone, soprattutto queste, che non le posso portare via con me. È vero che non mi basti più, evidentemente perché mi hai dato tutto. Per questo, ovunque andrò ti porterò dentro perché, come io conosco ogni tuo angolo, tu mi sai a memoria: hai ascoltato lacrime e condiviso gioie con lo stesso supporto di una vera amica; e come tutte le vere amicizie, prima o dopo, arriva il momento di lasciarsi.
Non perdere tempo con chi pretende e non dà. L’ingrato non proverà mai la gioia del donare e il calore nel ricevere un abbraccio tanto desiderato.
Ciò che più desidero? La pace. Ciò che più mi appaga? Un sorriso vero. Ciò che più vorrei per i miei cari? La salute. Ciò che più temo? Il futuro. Ciò che più apprezzo? La sincerità. Ciò che più detesto? L’ipocrisia. Ciò che più riscontro? L’indifferenza. Ciò che più non comprendo? La superficialità. Ciò che più non perdono? La violenza sui bambini. Ciò che più vorrei si ricordasse di me? La differenza. Ciò che più prego? La salute delle persone. Ciò che più spero Lui possa perdonarmi? Non aver perdonato abbastanza. Ciò che più vorrei per me? Riuscire a fare la Sua volontà.
Arrivi ad un certo punto che alzi delle mura gigantesche intorno a te, il cuore ti diventa un piccolo iceberg, la diffidenza dilaga insieme alla strafottenza e fai o dici cose che una volta non avresti mai pensato, cose che non ti appartengono, e per uno strano scherzo del destino si colpisce sempre chi non centra nulla, ed è qui che capisci che non 6 più tu a controllare questa armatura ma è lei che comanda te.
Si può considerare folle uno che canta o ascolta musica, sotto la pioggia, con le cuffie del suo lettore mp3 alle orecchie. Non credo ma se lo fosse, io sono un folle. Quello che si prova è indescrivibile, sia se siamo felici o malinconici. Un senso di purezza, di liberazione, di libertà assoluta. La pioggia che invade il nostro corpo, la musica nell’anima e la persona amata nel cuore.
Come puoi spiegare agli altri come ti senti, se non riesci a capirlo neanche te stesso?