Maria Suppa – Stati d’Animo
E dove c’è il silenzio c’è sempre l’incanto.
E dove c’è il silenzio c’è sempre l’incanto.
Avevo le mani piene di vita colorata… ora, bagnandosi di lacrimosi sorrisi, stringono ricordi in bianco e nero.
Sono in ginocchio e mai potrei stare su un trono più alto a dominare, ché io ci ritrovo tutta la mia muta dignità e delle sferzate non mi curo, esposta al pubblico ludibrio sbeffeggiante e crudele. Sento ogni ghigno malefico alle spalle, ma anche nel chinare il capo ci si eleva. Se si può. Se si sa farlo.
Io che mi amo anche nel mio “peggio”, io che non rinuncio mai ad essere quello che sono perché ho troppa stima di me. Io che amo le mie lacrime, anche quando scendono per chi non le merita. Io che non ho mai smesso di lottare ne per me ne per le persone a cui tengo. Io che non mi risparmio mai e forse mi metto in gioco anche troppo. Io che sono fatta di muri e durezze apparenti, ma di vetro e fragilità così vere che in pochi sanno vedere e capire.
Mi hanno fatto a pezzi, ma purtroppo per chi ci ha provato sono sempre riuscita a ritrovare tutti i miei pezzi per ricomporli in una me più forte e decisa di prima.
Con pennelli di seta e tavolozze imbrattate, l’artista colora i suoi stati d’animo.
La maggior parte degli esseri umani preferisce vivere di intervalli perché soffre troppo per la brevità degli istanti eterni.