Michela Strega – Stati d’Animo
Vorrei che le persone si guardassero più allo specchio prima di guardare quello che fanno gli altri. Si accorgerebbero che spesso sono le prime che dovrebbero tacere.
Vorrei che le persone si guardassero più allo specchio prima di guardare quello che fanno gli altri. Si accorgerebbero che spesso sono le prime che dovrebbero tacere.
Non spegnere mai nel tuo cuore la fiamma dell’amore, continua a credere ad amare e a sperare.
Le lacrime sono prodotte dagli occhi, e agli occhi di loro non importa.
Il tempo passava, le persone passavano tutto passava ma cazzo lui non passava mai restava li dentro il mio cuore invadendo i mie pensieri era una prigione senza sbarre, senza catena fatta solo d’amore.
Sarebbe bello se una mattina, uscendo di casa, anziché dire “vado ad accendere l’auto” potessi dire “vado a raccogliere i fiori”.
La vita è un circo, io sono un pagliaccio, ho una maschera felice e non riesco più a piangere. Sono il peggiore degli acrobati, cammino su una fune augurandomi di cadere giù. Resto sempre in equilibrio perfetto. Un inconsapevole compagno mi prende al volo ad ogni volteggio dal trapezio. Sul mio spettacolo non cala mai il sipario, il mio pubblico sembra voler ridere per sempre. Un’eco di gioia incomprensibile e distante. Non conosco altro luogo da chiamar casa che non sia questa grande tenda, non ho altra famiglia se non questa folla divertita. Non conosco nient’altro al di fuori di questo, nient’altro conoscerò mai. Io sono il pagliaccio. Io, non altri, rispondo a questo ruolo e in eterno io sono.
Mi chiedo se l’esistenza che noi viviamo abbia un significato, e quale significato diamo noi alla nostra esistenza.