Maria Teresa Porta – Uomini & Donne
Se una donna qualunque riuscisse a portarmi via il mio uomo, allora potrebbe tenerselo, perché io non lo vorrei più.
Se una donna qualunque riuscisse a portarmi via il mio uomo, allora potrebbe tenerselo, perché io non lo vorrei più.
Ma, senza accusare Kitty, Levin non poteva fare a meno di pensare che anche l’educazione di lei, troppo superficiale, troppo mondana, fosse un po’ colpevole di questa inerzia. “Oltre alle cure di casa, alla sua toilette, alla broderie anglaise, non ha nessun interesse serio. Non s’interessa delle sue occupazioni, non dell’azienda, dei contadini, non della musica (eppure era abbastanza brava), non della lettura. Non fa nulla ed è completamente soddisfatta della sua vita”. Levin non capiva che sua moglie si preparava a un periodo di attività che l’avrebbe obbligata ad essere insieme moglie, padrona di casa, madre, nutrice ed educatrice, dei suoi figli. Non capiva che essa sapeva queste cose per istinto, e preparandosi a questa tremenda fatica si concedeva dei momenti di spensieratezza, di felicità nell’amore, per poter apprestare meglio il suo futuro nido.
Il punto G delle donne è l’ultima lettera di shopping.
Orgogliosa del mio essere donna e finché potrò guardarmi allo specchio senza vergognarmi di ciò che sono nulla potrà macchiarmi, nemmeno il fango.
Prima cercano quelle che la danno tempo zero, e se non la dai sei una che se la “Tira” e che vive antiquata. Poi però vogliono la ragazza seria e per bene per farsi una storia! Ipocriti!
Gli uomini veri impazziscono per le ragazze che sanno dire di no. Gli stupidi si accontentano delle facili.
Io posso benissimo concepire un uomo senza mani, senza piedi, senza testa (perchè è solo l’esperienza che ci insegna che la testa è più necessaria che i piedi). Ma non posso concepire l’uomo senza pensiero: sarebbe una pietra o un bruto.