Maria Viola – Silenzio
Se tu sapessi cosa c’è dietro ogni mio sorriso e dentro il mio cuore, capiresti il perché dei miei silenzi.
Se tu sapessi cosa c’è dietro ogni mio sorriso e dentro il mio cuore, capiresti il perché dei miei silenzi.
Le parole non bastano, e allora parla il silenzio che nasce dalla solitudine.
Ecco, ricomincia la mia voglia di stare in silenzio, il mio chiudere le porte, non mi sento al sicuro, io che cerco di rassicurare per rassicurarmi, non so più nemmeno se ho voglia di spiegare chi sono, non so più se ne vale la pena.
Mi piace quello che non dici, mi piace questo tuo silenzio che in un abbraccio fa rumore più di tante parole.
Un passo, quel passo, cancella mille silenzi.
Le cose che ho imparato dai miei mille perché. Che con la consapevolezza dei se e dei ma e dei però non si è costruito nulla, ma si è demolito la certezza di tutto. Che nei miei dubbi ho cercato di entrarci ed uscirci, perché entrandoci fossi capace di capire i miei sbagli. Che lo sbaglio non è mai di una singola persona, ma sta in ognuno di noi la colpa. Che si può essere neutrali, ma la neutralità va applicata su tutti. Che si può credere a qualcuno, ma si deve credere anche all’altro. Che dagli sbagli bisogna imparare e non solo giudicare. Che tutti siamo vittime e carnefici di ogni nostra azione. Che ad ogni azione corrisponde una reazione. Che essere buoni, non significa essere sceme. Che non si può condannare gli altri e nascondere quello che noi facciamo. Che credo alla buona fede ma che poi le azioni dimostrano quello che siamo. Ora fra dubbi, verità, bugie, nulla è come è ma continuo a sperare, credere, amare.
Quando vuoi farti sentire nel modo più forte che puoi, usa il tuo silenzio e otterrai l’effetto che vuoi!
Le parole non bastano, e allora parla il silenzio che nasce dalla solitudine.
Ecco, ricomincia la mia voglia di stare in silenzio, il mio chiudere le porte, non mi sento al sicuro, io che cerco di rassicurare per rassicurarmi, non so più nemmeno se ho voglia di spiegare chi sono, non so più se ne vale la pena.
Mi piace quello che non dici, mi piace questo tuo silenzio che in un abbraccio fa rumore più di tante parole.
Un passo, quel passo, cancella mille silenzi.
Le cose che ho imparato dai miei mille perché. Che con la consapevolezza dei se e dei ma e dei però non si è costruito nulla, ma si è demolito la certezza di tutto. Che nei miei dubbi ho cercato di entrarci ed uscirci, perché entrandoci fossi capace di capire i miei sbagli. Che lo sbaglio non è mai di una singola persona, ma sta in ognuno di noi la colpa. Che si può essere neutrali, ma la neutralità va applicata su tutti. Che si può credere a qualcuno, ma si deve credere anche all’altro. Che dagli sbagli bisogna imparare e non solo giudicare. Che tutti siamo vittime e carnefici di ogni nostra azione. Che ad ogni azione corrisponde una reazione. Che essere buoni, non significa essere sceme. Che non si può condannare gli altri e nascondere quello che noi facciamo. Che credo alla buona fede ma che poi le azioni dimostrano quello che siamo. Ora fra dubbi, verità, bugie, nulla è come è ma continuo a sperare, credere, amare.
Quando vuoi farti sentire nel modo più forte che puoi, usa il tuo silenzio e otterrai l’effetto che vuoi!
Le parole non bastano, e allora parla il silenzio che nasce dalla solitudine.
Ecco, ricomincia la mia voglia di stare in silenzio, il mio chiudere le porte, non mi sento al sicuro, io che cerco di rassicurare per rassicurarmi, non so più nemmeno se ho voglia di spiegare chi sono, non so più se ne vale la pena.
Mi piace quello che non dici, mi piace questo tuo silenzio che in un abbraccio fa rumore più di tante parole.
Un passo, quel passo, cancella mille silenzi.
Le cose che ho imparato dai miei mille perché. Che con la consapevolezza dei se e dei ma e dei però non si è costruito nulla, ma si è demolito la certezza di tutto. Che nei miei dubbi ho cercato di entrarci ed uscirci, perché entrandoci fossi capace di capire i miei sbagli. Che lo sbaglio non è mai di una singola persona, ma sta in ognuno di noi la colpa. Che si può essere neutrali, ma la neutralità va applicata su tutti. Che si può credere a qualcuno, ma si deve credere anche all’altro. Che dagli sbagli bisogna imparare e non solo giudicare. Che tutti siamo vittime e carnefici di ogni nostra azione. Che ad ogni azione corrisponde una reazione. Che essere buoni, non significa essere sceme. Che non si può condannare gli altri e nascondere quello che noi facciamo. Che credo alla buona fede ma che poi le azioni dimostrano quello che siamo. Ora fra dubbi, verità, bugie, nulla è come è ma continuo a sperare, credere, amare.
Quando vuoi farti sentire nel modo più forte che puoi, usa il tuo silenzio e otterrai l’effetto che vuoi!