Maria Viola – Stati d’Animo
Dove non posso arrivare con il corpo arrivo con il cuore.
Dove non posso arrivare con il corpo arrivo con il cuore.
Capiamo di essere soli solo quando siamo di fronte a persone sbagliate, perché queste persone sono peggio della solitudine, non ti comprendono, non ascoltano i tuoi bisogni, sono vicine con il corpo ma lontane con l’anima.
… Quando tu riesci a non aver più un ideale, perché osservando la vita sembra un enorme pupazzata, senza nesso, senza spiegazione mai; quando tu non hai più un sentimento, perché sei riuscito a non stimare, a non curare più gli uomini e le cose, e ti manca perciò l’abitudine, che non trovi, e l’occupazione, che sdegni – quando tu, in una parola, vivrai senza la vita, penserai senza un pensiero, sentirai senza cuore – allora tu non saprai che fare: sarai un viandante senza casa, un uccello senza nido. Io sono così.
Ci sono persone che colmano i nostri cuori con la loro passione, ma lasciano il vuoto nella nostra anima con il loro tormento.
Quel pessimismo imputato sempre alle menti migliori.
Vorrei non perdermi nei sogni, non ho più voglia di perdermi nell’impossibile. Vorrei addormentarmi e svegliarmi in un sogno, che non sia sogno, ma realtà di vita, vita che dice: Sorridi, Non stai sognando!
Quando vedo questa nebbia rarefatta ed alta, come se le cose fragili della terra non potessero aspirare a raggiungerla, ritrovo qualcosa che sappia comunicare con me.