Mariagrazia Spadaro – Stati d’Animo
A luci basse non vedi ciò che è in chiaro.
A luci basse non vedi ciò che è in chiaro.
È un immagine ciò che ho di te, è un istante che dura per sempre, è un istante di te senza tempo.
Il vento degli insulti porta con sé sempre una giusta soddisfazione.
Incateno all’anima le persone più belle. Le lego a me quasi con prepotenza, non per il bisogno di possederle, ma perché sono certa che le belle persone quando hai la fortuna di incontrarle meritano un posto privilegiato nel tuo cuore. Incateno a me attimi vissuti con loro, percorsi vicini, affini e anche diversi se sono stati condivisi, sostenuti a vicenda e superati. Incateno a me le cadute, quelle solitarie e quelle in comune perché in quelle solitarie ho trovato queste persone pronte ad aiutarmi a rimettermi in piedi e in quelle in comune ci siamo stretti forte l’uno con l’altro per riprendere le forze. Incateno a me momenti e emozioni che mi hanno lasciato qualcosa, parole che mi hanno fatto da insegnamento e anche lacrime che assieme abbiamo versato, condiviso e asciugato.
La solitudine è una stanza vuota nella quale ci si chiude volontariamente e dalla quale è difficile riuscire ad uscirne, se non lo si vuole.
Prima avevo la presunzione di saper capire gli altri, ora mi chiedo se non ho mai capito realmente me stessa fino in fondo.
Con il tempo ho imparato ad accusare i colpi e a trarre forza da quelle situazioni che mi hanno lasciato l’amaro in bocca. Oggi sono sempre quella di ieri solo che ho imparato a pararmi il culo.