Una cosa che insegnerò a mio figlio sarà il dispetto cosmico, questa sorta di cospirazione beffarda che si diverte sadicamente alle nostre spalle quando ci affanniamo, corriamo, lottiamo, ci applichiamo ai molteplici aspetti della non-vita, nella sciocca convinzione che faticare ed impegnarci ci porterà alla conquista di ogni cosa. Gli dirò, semplicemente, che non funziona così. Una cosa che imparerò da mio figlio, sarà come fare a capire tutto questo.
La malinconia ti assale sempre, quando leggi la serenità negli occhi di un altro. E non è invidia, ma voglia di assomigliargli.
La mente dovrebbe ogni tanto trovare qualche distrazione, perché con ciò possa meglio rivolgersi al pensiero.
La scontentezza accesa è una bomba inesplosa che può anche cambiare qualcosa ma può te stesso schiacciare.
La coscienza è un riverbero dell’umana intelligenza.
Gli umani si dividono in tre categorie: quelli che non sanno e combinano guai; quelli che sanno e combinano guai; quelli che non sanno mai abbastanza e vorrebbero che i primi due non esistessero.
La sapienza dice che ci sarà ragione per tutti coloro che subiscono torti; la giustizia non formulata dagli uomini, non ha tempo ne regole, si manifesta libera in un qualsiasi momento, senza appuntamento.