Mariella Buscemi – Stati d’Animo
È un cicaleccio di spie la mia notte, porta il segno dell’allarme.
È un cicaleccio di spie la mia notte, porta il segno dell’allarme.
Correre, distrattamente fingere, poi ancora scappare, e fuggire la musica, e cancellare il vento. Correre, da soli correre e afferrare molecole d’aria, e scappare controvento per non ricordare, per non cancellare, per rimuovere per pochi istanti dalla mente. Solo pochi istanti, per poi tornare a fuggire, tornare a cantare, a guardare, a sorridere, a piangere, per poi strapparlo con le dita, quell’attimo di ossigeno, che si chiama speranza.
Peter Pan non invecchia affatto, ma muore in tenera età nell’immaginazione dei giovani che si sentono già vecchi e dei vecchi che si sentono già morti e sepolti.
Non parlo molto, soprattutto laddove credo non ci sia sufficiente sostanza per recepire le mie parole. Ma una cosa che odio è quando le persone invadono il mio spazio con prepotenza e senza giusta causa. Non fa per me rispondere alla violenza e alla cattiveria, ma ho imparato che purtroppo con alcune persone non hai scelta. Mi auguro che tali elementi siano pronti e consapevoli che per ogni azione c’è una reazione. Ogni gesto porta conseguenze che mi auguro siano pronti a ricevere!
Vorrei qualcosa di cui sognare, qualcosa che mi dia la voglia di camminare, vorrei, mi fermo ed ascolto le mie stesse parole, vorrei, vorrei quel qualcosa che già ho, amore, amore da regalare amore infinito da poter dire oggi, cammino nel vorrei di quel che ho dentro di me! Vita!
Con me torna utile la pazienza. Perché dove manca la mia, vince quella degli altri.
Libera i tuoi pensieri, come l’amore senza catene, come la sabbia tra le mani non stringerla perché uscirà tutta, tieni il palmo aperto vedrai con stupore che solo il meglio resterà sempre.