Mariella Buscemi – Stati d’Animo
I colori svettano impertinenti sullo stigma d’ogni nero.
I colori svettano impertinenti sullo stigma d’ogni nero.
Non è il colore degli occhi che conta, è l’espressione che hanno, non conta se la bocca è sottile o carnosa, conta ciò che ne esce, non conta se i capelli sono biondi o neri, conta cosa c’è sotto.
Tempo, adesso ti sento, ma il freddo che ho dentro lo hai portato tu. Tempo, in fondo io del tuo mondo sono solo un momento.
Se potessi vendere tutta la rabbia che ho, ora sarei il più ricco del mondo.
Non credo nei sentimenti eterni, non credo nell’amore indistruttibile, non credo nell’amicizia che non finirà mai, perché che lo si voglia accettare oppure no le persone cambiano.
Composta e a modo, nascondo le mie maniere selvagge e le mie abitudini primitive. Sono nata nell’era sbagliata, epoca matrigna che non mi accoglie, orfana a questo mondo fatto di convenevoli e “si deve”, “si fa”. Non chiedo permesso e sgomito per dribblare e doppiare, mi fermo solo quando il fiato è troppo corto e le gambe non ce la fanno più. E ad essere selvaggi c’è un vantaggio, ché lì fuori è una giungla e bisogna saper essere animali tra gli animali per bere e mangiare, figurarsi per amare.
Quando sei silenzio nel frastuono, sei emozione.