Mariella Buscemi – Tristezza
Forse, la tristezza, nell’ordine del dolore, si muta, ben presto, in spietatezza.
Forse, la tristezza, nell’ordine del dolore, si muta, ben presto, in spietatezza.
Cosa avrebbe potuto salvarci? I non errori, ma poi dicono che sono questi a far crescere; dunque, il non crescere avrebbe potuto salvarci, ma poi dicono che saresti rimasto un eterno bambino, quindi, il non rimaner bambini avrebbe potuto salvarci, ma poi, aggiungono, che preservarlo dentro noi stessi è la formula per non perdere il sapore spontaneo della vita, allora, limitiamoci a scrivere di tutto e del contrario di tutto, di noi stessi e di un io rovesciato, ché tanto, è tutto sottosopra, avremo così, la speranza di vederci, forse, dritti.
Quando tocchi il fondo non è detto che si possa solo risalire: puoi anche iniziare a scavarti la fossa.
La felicità dura solo fino a quando non ti accorgi di esserlo.
Tra centinaia di solitudini scelsi la sua solitudine perché dinanzi ad essa la mia si sentì libera di urlare.
Tutti siamo soli al mondo, dobbiamo solo rendercene conto e solo allora riusciremo a tirar fuori quella forza che inconsapevolmente ha sempre vissuto dentro ognuno di noi.
Come la risata, anche il dolore può essere contagioso. Ma nell’angoscia, purtroppo o per fortuna, si è quasi completamente soli.