Mariella Buscemi – Uomini & Donne
Hai scritto una tragedia per me e me l’hai recitata addosso.
Hai scritto una tragedia per me e me l’hai recitata addosso.
Il dubbio resta, chi perdona un tradimento, lo fa per eccesso di amore verso l’altro o per insufficienza verso se stesso?
Ogni uomo forte raggiunge immancabilmente ciò che il suo vero io gli ordina di volere.
La cosa che più la offese fu il suo subdolo trucco di costringerla a cacciarlo di casa quando era proprio lui che voleva andarsene.
Sei stato condizione, progetto, karma, chiave, coltello, inganno, colpa, perdono, angelo, demone, segreto, mistero, fuga, disincanto, asfissia. Mi sento reduce da una guerra combattuta tra la trincea ed il fronte. Ho la faccia sporca, le mani sporche, il cuore sporco. Ho offerto la pelle e la dignità per salvare il nostro amore. Ora cammino sotto il segno della resa; avanzo nella vita tra i “nonostante tutto”, “anche se”, “è andata così”, “mi manchi”, “ti aspetterò”. La fine di ogni cosa è sinonimo di bilanci e noi siamo rimasti sospesi su due piatti diversi, disgiunti da un corpo di ferro e freddo. Ho una cicatrice sulla testa ed una medaglia sul petto. Ritorno a casa con uno scalpo, con la mia marcia lenta, col peso della perdita. Ho dismesso la mimetica, mi orno di pizzi e merletti, seta ed un pugnale dietro alla schiena. Racconto delle mie gesta, abbozzo un sorriso e mi rimetto in gioco, ma tutto sembra un abuso quando si è stati colpiti in questa guerra chiamata amore. Mi calmo col mio perdono sulle note di Einaudi.
“Ok, va bene, come dici tu. D’accordo.” Quando tutto quello che vorresti sentirsi dire era: no. Ti sbagli. Non è così. Camminiamo lentamente sul prato bagnato. Mano nella mano. Spensierati. Beviamo un un bicchiere di tramonto io e te. Solo per il tempo di un tramonto. Fino il tramonto delle nostre anime. “
Non chiamarmi “complicata”, chiamami “donna”. È ciò che sono.