Mariella Buscemi – Uomini & Donne
L’uomo diventa le donne che frequenta.
L’uomo diventa le donne che frequenta.
Questo è naturale istinto delle donne, attendere vent’anni per poterne dimostrare quaranta, e quaranta per volerne dimostrare venti.
Quelle come ti mandano a quel paese quando si arrabbiano, ti regalano un sorriso dal profumo semplice, amano con il cuore e con l’anima. Quelle come me sognano ancora; Quelle come me non una notte, ma mille notti; Quelle come me sono donne dal gusto forte e dal sapore selvatico, indomabili ma dannatamente vere.
Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede tale coraggio, una sfida che non annoia mai. Avrai tante cose da intraprendere se nascerai donna. Per incominciare, avrai da batterti per sostenere che se Dio esiste potrebbe anche essere una vecchia coi capelli bianchi o una bella ragazza. Poi avrai da batterti per spiegare che il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse la mela: quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disubbidienza. Infine avrai da batterti per dimostrare che dentro il tuo corpo liscio e rotondo c’è un’intelligenza che chiede d’essere ascoltata.
Chiamare la donna il sesso debole è una calunnia; è un’ingiustizia dell’uomo nei confronti della donna. Se per forza s’intende la forza bruta, allora sì, la donna è meno brutale dell’uomo. Se per forza s’intende la forza morale, allora la donna è infinitamente superiore all’uomo. Non ha maggiore intuizione, maggiore abnegazione, maggior forza di sopportazione, maggior coraggio? Senza di lei l’uomo non potrebbe essere. Se la non violenza è la legge della nostra esistenza, il futuro è con la donna […]. Chi può fare appello al cuore più efficacemente della donna?Se soltanto le donne dimenticassero di appartenere al sesso debole, non ho dubbio che potrebbero opporsi alla guerra infinitamente meglio degli uomini. Dite voi cosa farebbero i vostri grandi generali e soldati, se le loro mogli, figlie e madri si rifiutassero di sanzionare la loro partecipazione a qualsiasi forma o tipo di militarismo.
Hai provato mai a soppesare sorrisi e pianti in una relazione? Prendi una bilancia antica, di quelle che si usavano ai mercati rionali, quelle in rame… in un piatto metti i sorrisi e nell’altro i pianti… se il piatto che resta sospeso in aria è quello dei sorrisi, mentre quello a poggiare in terra è quello dei pianti, dimmi tu se non è stato tempo perso.
Si può sbagliare in mille modi, ma con lei lo facevo nel modo giusto.