Mariella Mulas – Felicità
Capita, nel trambusto delle varie manchevolezze che tormentano andamenti di vita, di scoprire un filo d’oro che poi si anima ricamando nell’indefinito orizzonte del pensiero la parola felicità.
Capita, nel trambusto delle varie manchevolezze che tormentano andamenti di vita, di scoprire un filo d’oro che poi si anima ricamando nell’indefinito orizzonte del pensiero la parola felicità.
La felicità non è altro che il profumo del nostro animo.
Son pochi i ricordi che porterò con me nel mio cammino. Il coraggio, delle mie azioni, e il coraggio delle mie non azioni, la calma è la virtù assai più grande dell’impeto. Le persone che ho perse, e che ho ancora, con le prime ho avuto saggezza, con le altre amore e furbizia. Nella fede, che nelle rare notti buie mi ha dato luce, nell’amore, quello che ho fatto, non aveva secondi fini, distinguendomi non per aver usato, l’intelletto ma il cuore. Poche cose per questa salita lunga aspettando la discesa e cercando la gioia.
Felicità e assuefazione (cioè dipendenza) non possono coesistere.
Ogni mattina ricorda che tu sei al centro del tuo mondo e puoi raggiungere la felicità solo se è quello che tu stai desiderando ora.
Pensavo a quei fruscii del cuore come farfalla che insegue amore, e la immaginai poi tremante posarsi sulle spine celate da petali, e pur ferita, danzare la sua sosta ancora innamorata!
Voglio essere immortale per cercare in eterno la mia felicità. La felicità va conquistata. Nessuno nasce felice, nessuno può esserlo senza lottare.