Marika Solfatti – Omosessualità
La mia non è gelosia. La mia è pura invidia. Quella che provo nel sapere che qualcuno può osservare il mio paradiso, mentre io posso solo sognarlo.
La mia non è gelosia. La mia è pura invidia. Quella che provo nel sapere che qualcuno può osservare il mio paradiso, mentre io posso solo sognarlo.
Non ricordo se la mia prima esperienza fu omosessuale o eterosessuale: sono sempre stato troppo educato per fare domande.
Odio troppo, amo troppo, mi arrabbio troppo, piango troppo, sbaglio troppo, urlo troppo, parlo troppo. Troppo, di troppo. Troppo fuori luogo. Stupidamente troppo.
I bonobo si masturbano a vicenda, i pesci pagliaccio cambiano sesso e in centinaia di specie animali ci sono rapporti sessuali tra esponenti dello stesso sesso… meno male che l’omosessualità dovrebbe essere “contro natura”. No, l’omosessualità (così come la libertà sessuale) al massimo va contro il volere del personaggio immaginario chiamato “Dio”, personaggio che in natura non esiste, viene venerato solo dall’uomo, quindi la religione è molto più innaturale dell’omosessualità, non a caso promuove cose contro natura, ad esempio il voto di castità.
Il nostro viaggio non sarà completo finché i nostri fratelli e sorelle gay non saranno trattati dalla legge come chiunque altro; poiché, se davvero siamo stati creati tutti uguali, anche l’amore che ci promettiamo l’un l’altro deve essere uguale.
Faccio troppe domande perché a volte basterebbe intuire, scovare. Perché a volte è meglio fingere di aver capito. Perché infondo l’altro non sappia che infondo, senza domande, io ce la faccio.
Gli uomini seri o sono gay o non esistono!