Mario Martina – Stati d’Animo
Perché vedo chiaramente quello che c’è oltre il mare, e non riesco a vedere con la stessa chiarezza ciò che è dentro di me?
Perché vedo chiaramente quello che c’è oltre il mare, e non riesco a vedere con la stessa chiarezza ciò che è dentro di me?
Stasera voglio ubriacarmi d’infinito.
Ogni lacrima esilia un frammento di dolore.
Libera di essere me stessa. Questa la più grande libertà. Me stessa sempre, comunque, dovunque e con chiunque.
La solitudine è l’esilio dell’amore, la malinconia è il suo ricordo.
Come sto io? Mi sento come una giornata di pioggia, come un bambino che non può uscire a giocare. Sto come un raggio di sole troppo debole per scaldare la pelle; come un sacchetto di biscotti dimenticato sulla credenza. Mi sento come un vulcano spento, un aquilone in balìa del vento, un paio di scarpe legate strette. Sono come un desiderio troppo irrealizzabile, un sogno più grande della stessa realtà. Un sogno di quelli che rimangono per sempre chiusi nel cassetto.
Ecco in quel mondo buio e senza volto un a luce scende e lo trasforma in verde e blu ma poi di nuovo quella luce diventa nera e distrugge tutto, anche se il tutto è niente, e il male è il bene e la vita è morte.