Mario Martina – Stati d’Animo
Ogni essere in natura cerca il suo simile, ma mentre per alcuni ciò risuona come una condanna, per altri è motivo per guardare il futuro con un sorriso.
Ogni essere in natura cerca il suo simile, ma mentre per alcuni ciò risuona come una condanna, per altri è motivo per guardare il futuro con un sorriso.
Pochi sanno cosa vuol dire piangere nel ripensare alla propria vita. Io lo so e ho paura. Paura di quello che una volta una persona mi ha detto e cioè che ogni persona ha la sua dose personale di dolore, contata, limitata e che poi, una volta esaurita, non lo si prova più, ma si riceve solo felicità e serenità. Ho paura perché la mia dose sembra inesauribile e perché continuo a sperare. “La speranza è l’ultima a morire” e hanno ragione. Se smettessi di sperare non so cosa mi rimarrebbe. Ma sperare fa anche paura. Io spero che tutto questo finisca e che la mia anima possa drogarsi finalmente con dosi di felicità, ma non succede. Non sono sicura di volere conoscere il mio limite. Vorrei tanto che la mia dose di dolore non lo superasse.
Tanti scrivono per dar spettacolo con le parole, per me ogni parola deve profumare di vita e di fiori, e avere il gusto buono e profondo che ti lascia sulle labbra la pesca, o quel bacio, potente come uno schiaffo.
La dolcezza, la semplicità e la sensibilità, sono le caratteristiche delle persone speciali, che mettono il cuore in ogni cosa che fanno.
Molte volte l’ottimismo è l’unica cosa che ci rimane.
Le emozioni più belle si provano vivendo.
Una persona che non usa il cuore non saprà mai cosa vuol dire avere il cuore a pezzi, basta poco per deludere noi persone sensibili, così come basta una parola gentile per farci sorridere. A differenza di loro noi usiamo il cuore, mentre loro la bocca.