Mario Monicelli – Cinema
Senza questi elementi, fame, morte, malattia e miseria noi non potremmo far ridere in Italia.
Senza questi elementi, fame, morte, malattia e miseria noi non potremmo far ridere in Italia.
La commedia all’italiana è finita, quando i registi hanno smesso di prendere l’autobus.
La prima volta che ho visto il film di Sabina (Viva Zapatero) ero a New…
Il cinema è il nastro dei sogni.
Senza questi elementi, fame, morte, malattia e miseria noi non potremmo far ridere in Italia.
Sebbene non sia nuova al lavoro cinematografico, Audrey Hepburn, l’attrice britannica che è stata la protagonista per la prima volta come la Principessa Anna, è una sottile, elfica, malinconica bellezza, al tempo stesso regale e infantile nel suo profondo apprezzare i semplici piaceri e l’amore. Benché sorrida coraggiosamente alla fine della storia, rimane una figura solitaria e penosa che deve affrontare un futuro soffocante.
La vera felicità è la pace con se stessi. E, per averla, non bisogna tradire la propria natura.