“Vivere è Difficile” ma cosa ci rimane? Se non il tempo di trovare un sogno inaspettato, sono tanti, e non per forza devono ammuffire nel cassetto. “Da bambino” sognavo cose semplici e banali, magari adesso sono più intraprendente.
“Quando le parole sembrano finire,quando gli abbracci sembrano mancare,quando uno sguardo sembra intimorire,quando la morte sembra arrivaree la vita sembra mancare,bisogna chiudere gli occhi,inspirare lentamenteed espirare con impeto.Ci si acquieta.Si può ricominciare.”
Ogni porta ha il suo perché. Si possono chiudere per lasciare dall’altra parte capitoli, cicli, dolori o i curiosi. Si possono aprire per far entrare gioie, amici e amori. Ma c’è una porta che rimane sempre aperta, quella da cui entra il sole, luci e colori. Quella da cui si vede il panorama più bello, quello che si affaccia sulla vita.
È meglio essere ricordati che non essere mai nati.
È vero, i limiti non esistono. Ma le cazzate sì. È vero, il dolore si supera. Ma qui ci sono solo ostacoli. È vero, ogni fuoco si spegne. Ma prima bisogna trovare dell’acqua. Come un abbraccio, tendo ad unire le persone, ma io resto sempre da sola. Come una coperta, mentre riscaldo tutti, sono quella che resta al freddo. E come in una corsa, anche se è il mondo ad inciampare, non capisco perché, ma mi faccio sempre male al posto suo.
La vita è come una farfalla che vola via.
Il giorno che dirò di non poter fare nulla, mi sarò arreso. Non è questo il tempo.