Mario Soldati – Libri
I libri non sono, e non dovrebbero essere, rifugio, evasione dalla vita; ma strumento per guardare più a fondo la vita, mezzo per vivere di più.
I libri non sono, e non dovrebbero essere, rifugio, evasione dalla vita; ma strumento per guardare più a fondo la vita, mezzo per vivere di più.
Ma lo scoiattolo accorre veloce al cancello, solleva le zampette come fosse un questuante; poi con quelle anteriori raspa le mie gambe, come un gatto che chiede di essere nutrito o accarezzato. Volti le spalle, svolti un angolo… e non c’è più nulla.
Rex: “io non ti odio. Le poche volte che perdo tempo a pensare a te, ti compatisco”.
Insegnavo a Bolzano per cui dovevo viaggiare in continuazione, dovevo impegnare dei soldi che scarseggiavano prima di ricevere il “primo” stipendio. Dopo un mese di permanenza presso questi parenti, ricevendo finalmente la busta paga della cifra di 145 mila lire, comincio a fare progetti e sogni. Mi metto di nuovo alla ricerca minuziosa di una camera o un mini-appartamento e finalmente riesco a trovare una degna sistemazione presso una signora, di origini veronesi, a Laives; in questa misera ma confortevole stanza, comincio a sentirmi, come è giusto che sia, libera di sognare, respirare, vivere, mangiare quello che mi piace, quando e come voglio, senza centellinare ed aspettare che te lo mettessero quasi in mano (per il mio modo di essere)…
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.Per leggerla comunque clicca qui.
La luce era morbida, il calore era intriso di spossatezza come se il giorno stesso bramasse la notte.
Mi si è frantumata un’anfora di porcellana tra le mani, ed essa pianse per me, non rattristarti – disse – anch’io fui come te, il più delle volte anch’io frantumavo le anfore, anche tu un giorno sarai un’anfora, e frantumerai come lei.