Marion Zimmer Bradley – Anima
Ogni stagione è legata all’altra, incontri e addii formano il cerchio, il sacro centro è la nostra armatura, dove tutto cambia, tutto è eguale.
Ogni stagione è legata all’altra, incontri e addii formano il cerchio, il sacro centro è la nostra armatura, dove tutto cambia, tutto è eguale.
Perché il padre buono non potrebbe già respirare in noi senza il sostegno di una struttura dedita al lucro? Perché questo padre e questa madre, essenza e forma di vita come la sviluppiamo ogni giorno, non potrebbero già essere fusi in noi nello spirito che l’anima incarna? Perché la voce e lo spirito guida di quest’entità non potrebbero avere come termine religioso quello della coscienza?
Cosa è mai la morte? Forse il secondo più libero e corto, dopo l’attimo più soffocato?
Non devo decidere nulla, la mia scelta è compiuta. Ho scelto l’amore, quello vero. Ho scelto la speranza, ho scelto la luce, ho scelto il sole, ho scelto il sogno. Ho scelto la certezza, la certezza dell’attesa e so che avrò la mia risposta, certa, come è certo il sole al tramonto che scompare ma riappare all’alba per il nuovo giorno che arriva.
Le attese lasciano sempre nell’anima a una domanda muta una risposta inadeguata.
Non avevo un centro dentro di me, di conseguenza non sopportavo di vedere all’esterno ciò…
Se non vi è rimasta molta anima e lo sapete, vi resta ancora dell’anima.