Marsha Turano – Stati d’Animo
Venti giorni. Quasi venti giorni. Troppi per un’attesa, pochi per un addio.
Venti giorni. Quasi venti giorni. Troppi per un’attesa, pochi per un addio.
Ho studiato la storia… e la storia è cambiata, ho imparato la geografia… e la geografia è cambiata, ho amato le donne… e le donne sono cambiate. Non ho più certezze! Arriveranno i Marziani e non saranno omini verdi ma alti, biondi e con gli occhi azzurri!
Ho perdonato tante volte, ho cercato di capire se l’errore l’avessi commesso io. Sono una di quelle che preferisce dire le cose in faccia e chiedo scusa se sbaglio, ma mi accorgo di essere circondata da gente falsa che critica alle spalle e poi davanti sorride. Sono circondata da gente che dice “scusa, è stata una settimana intensa, non ho avuto tempo”, peccato che il tempo mancasse solo per me. Ora ho capito che questa gente non merita la mia presenza, la mia amicizia e il mio affetto, quindi chiudo una porta per sempre.
Vivo una vita che spesso sento che non mi appartiene più. Una vita dove a stento mi riconosco. Nella mia stessa situazione e nel mio stesso stato d’animo credo ci siano milioni di persone. Persone schiacciate dalla morsa del “Di più non posso fare”! Perché questa vita ormai ci mette a terra e ci toglie anche la possibilità di percorrere una vita meritevole e che sentiamo nostra.
Tra le tapparelle il sole entra, lasciando le sue ombre zebrate sulle pareti in questa stanza taciturna. Dentro di me la voglia di restare ferocemente nuda, nel mio silenzio, che silenzio non è; l’anima parla e non sa smettere. Il cuore desidera. Il ventre che pulsa grande voglia di lui. Le mie braccia cercano avvolgersi nel suo abbraccio, mentre le bocche si cercano con desiderio di baciarsi e nutrirsi tra i nostri sospiri.
A noi che la vita ce le ha date di brutto. Lei è tosta! Ma noi lo siamo di più. A tutti quelli che non perdono mai la speranza,, la pazienza, la volontà, la forza di combattere e di dire “ce l’ho fatta un’altra volta”. A chi si sente solo, disperato, afflitto, sconfitto, illuso, perso. A tutti quelli che non sanno più in cosa credere, cosa aspettarsi, come reagire, io dico: tirate fuori il vostro più bel sorriso e sorridete, sorridete sempre. La vita comincerà a sorridervi di rimando, non affliggetevi! La speranza è l’ultima a morire, continuiamo a sperarci!
Ho tanti di quei sassolini nelle scarpe, che a furia di tenerli sono diventati dei massi.