Marta Tonin – Abbandonare
A volte pensi di dover gettare “qualcosa” solo perché la guardi da un’angolazione sbagliata, in fretta, con poca luce.
A volte pensi di dover gettare “qualcosa” solo perché la guardi da un’angolazione sbagliata, in fretta, con poca luce.
Inutile continuare a farti in quattro per dare amore a chi non sa ricambiarti, arriva un momento in cui dici basta e la cosa migliore è un bel vaffanculo, ci starai male ma poi capisci che ci guadagni in dignità e amor proprio.
L’uomo che abbandona il proprio cane… diventa come lui.
Ho un’altra donna, sono diventato gay, mi faccio frate, mi trasferisco in Groenlandia, voglio dedicarmi solo all’elevazione spirituale, sono diventato un Hare Krishna, mi voglio suicidare, ti voglio suicidare, amo tua sorella, fuggo alle Maldive con tua madre… insomma, fai tu basta che ti levi dalle palle il più presto possibile.
Non ho mai amato le mie passioni.
Barcollo nel buio della mia ombra e lo spazio nero mi avvolge.
Rifiuto e abbandono sono come dadi universali, lanciati nella vita da una mano invisibile, sono un test. Essi non fanno male, a meno che non siamo stati noi, per primi, a rifiutarci e abbandonarci.