Martina Calzi – Vita
Da quando ci hai lasciati io non so più chi sono.
Da quando ci hai lasciati io non so più chi sono.
Non sarà mai più un se… o un avrebbe… o chissà… sarà quello che sarà, vivendo ogni possibilità.
Sono solo in attesa dell’amnesia finale, l’unica che può cancellare una vita intera.
Il tempo fugge via, vorremmo fermarlo, catturarlo, tenerlo stretto, scivola via. Passato, presente e futuro viaggiano senza soste, incessantemente non possiamo fare niente per fermare la corsa del tempo e la vita va.
Farò in modo che il sole risorto dentro di me non tramonti mai, o meglio, farò il possibile per mantenere sempre viva l’alba!
Le cicatrici servono a ricordarci che siamo sopravvissuti. Qualunque fosse il nostro inferno, che fosse di ghiaccio o di fuoco, l’abbiamo attraversato e ne siamo usciti. Le cicatrici servono a ricordarci gli ostacoli superati, l’impegno profuso: dimostrano quanto quel viaggio fosse difficile, provano il nostro coraggio e la nostra forza. Dicono che abbiamo scelto di rischiare, di sperare, che abbiamo scelto di vivere nonostante tutto e che, per questo, abbiamo vinto.
Può capitare di vivere senza “esistere”.