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Marzia Paciantoni – Libri

Quando parlo con Marzia i miei occhi non si distaccano mai dai suoi, mi incantano, mi cattura quel riflesso di disarmante verità che sprigionano e, molto spesso, quell’alone mi ha permesso di notare tanti ignari aspetti di persone e cose, importanti ed irrisori.

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    “Ti troverò”, mi sussurrò all’orecchio. “Te lo prometto. Se dovrò sopportare due secoli di purgatorio, duecento anni senza di te… allora vorrà dire che sarà la punizione che mi sono meritato per i miei crimini: perchè ho mentito, ucciso, rubato e tradito. Ma c’è un’unica cosa che ristabilirà l’equilibrio. Quando sarò al cospetto di Dio, ci sarà un’unica cosa che farà pendere la bilancia in mio favore, contro tutto il resto”.La sua voce si abbassò fin quasi a un sussurro, e le sue bracciasi strinsero intorno a me.”Signore, mi hai dato una donna strordinaria e Dio! io l’ho amata tanto. “(da “Il ritorno”)

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    Rimasi incantato dal mondo della musica rock… i cantanti potevano urlare parlando del bene e del male, autoproclamandosi angeli e diavoli, e i mortali si alzavano e applaudivano. A volte sembravano incarnazioni della follia pura. Tuttavia era abbagliante, da un punto di vista tecnologico, la complessità della loro performance: era barbara e cerebrale in un modo che, pensavo, il mondo del passato non aveva mai visto. Naturalmente quel delirio era una metafora. Nessuno di loror credeva agli angeli e ai diavoli, anche se ne assumevano la parte alla perfezione. Solo gli interpreti della antica commedia italiana sapevano essere altrettanto sconvolgenti e inventivi e lubrichi. Eppure erano incredibilmente nuovi gli estremi in cui portavano la brutalità e la sfida, e il modo in cui venivano abbracciati dal mondo, tanto dai più ricchi come dai più poveri. E poi c’era qualcosa di vampiresco nella musica rock. Doveva apparire sovrannaturale anche a coloro che al sovrannaturale non credevano. Alludo al fatto che l’elettricità poteva protrarre una nota all’infinito, al modo in cui era possibile sovrapporre armonia ad armonia fino a quando ti sentivi dissolvere nel suono. Era eloquente quella musica. Il mondo non l’aveva mai posseduta in nessuna forma.

  • Romano Battaglia – Libri

    L’esasperazione, la stanchezza, il male di vivere, spesso, portano a vedere negli altri, in coloro che ci stanno vicini, la causa di tutte le nostre difficoltà, dei nostri mali. È la via più facile, anche se non indolore, per sfuggire alla verità, alle umane, umanissime paure.Diventiamo ciechi nei confronti delle responsabilità e non ci accorgiamo che la vita è come ce la siamo costruita noi.Che cosa porta l’uomo a cercare fuori di se l’essenza della vita? Perchè è pronto a disperarsi nella solitudine o, peggio, tra le falsità, le meschinità, l’ipocrisia di uomini senza scrupoli, senza ideali. Assetati di fama e di potere?Perchè non sa riconoscere la propria potenzialità, la grandezza del suo essere, con i suoi limiti, le sue capacità? Perchè non crede in sè al di là di come gli altri lo giudicano, di come lui si giudica?Finche l’uomo non si accetta e non inizia un dialogo con se stesso, non troverà mai la serenità a cui anela, la pace interiore, la capacità di affrontare le tempeste della vita.(da “Alle porte della vita”)