Massimo Bisotti – Figli e bambini
Noi bambini non abbiamo altra scelta che invecchiare così, grandi sognatori.
Noi bambini non abbiamo altra scelta che invecchiare così, grandi sognatori.
Essere mamma, è vivere di tuo figlio ogni istante in ogni respiro. È sentire il profumo di biscotto mentre lo stringi a te, è piangere quando traballante ti porta un fiore camminandoti incontro con le gambine piene di rotolini. Essere mamma è pensare in silenzio magari con una lacrima che ti riga le guance a come puoi dargli il meglio magari togliendolo a te stessa. Essere mamma è dolore solo quando lo partorisci, perché poi tutto diventa gioia con lui e i problemi della vita li devi affrontare per il suo bene. Essere mamma è la scelta più bella che io potessi fare.
Solo in certi occhi puoi trovare l’infinità dell’amore. Parlo di amore vero, quello che ho da quando tu mi sei accanto, bambina mia!
I figli agli occhi della propria mamma sono sempre ragazzini. Anche se la mamma vuole nasconderlo, i suoi sguardi e le sue premure non riusciranno mai a mentire.
Non ha colori l’arcobaleno, se lo osservi dopo aver guardato negli occhi tuo figlio.
Conosciamo, fin dai primi istanti della nostra vita, il dolore, quello di una madre. Viviamo perpetuando tale dolore, scordandoci però, che siamo stati concepiti durante il massimo piacere altrui.
Eravamo piccole, io avevo sette anni e mia sorella nove. Mio padre non era cattivo, solo non era fatto per la famiglia: non c’era quasi mai in casa e quando c’era non vedeva l’ora di andar via. E poi Milano gli stava stretta. Ma ci faceva un sacco di regali quando veniva a trovarci, poi stava un paio d’ore, litigava con mia madre e se ne andava via per altre due settimane. Quando hanno divorziato non è cambiato poi molto.