Massimo Bisotti – Sogno
E tu non ripulire la mente se al mattino ti svegli da un sogno a metà. I sogni che tornano sono il tuo destino.
E tu non ripulire la mente se al mattino ti svegli da un sogno a metà. I sogni che tornano sono il tuo destino.
Avrei voluto che mi insegnassero che esiste la vita come esiste la morte, che esiste l’inizio e la fine di tutto, avrei voluto, ma non me lo hanno insegnato, ho dovuto impararlo sulla pelle, la pelle dell’anima camminando nella vita su un lungo filo, cadendo e rialzandomi, ma avrei voluto, che mi dicessero meno favole e più realtà per non morire in questa vita fatta di pochi sorrisi, ed un lungo filo finissimo sospeso nell’aria! In bilico tra l’incerto ed il forse, in bilico tra sogno e realtà! Avrei voluto meno favole e più realtà!
Il Sogno è una fanciulla che alla finestra aspetta di trascorrere la notte protetta, ma con l’alba salirà sopra la più alta vetta. Nella Fretta il Sogno non Svetta. Aspetta!
Cieco l’attimo che ci ha uniti, amaro il rimorso che ci ha aperto gli occhi.
Quando un sogno s’infrange guardati subito intorno e preoccupati solo di trovare il pezzo più grande che è rimasto per iniziare a sognare di nuovo.
Mi mancherai, mi mancheranno i tuoi occhi mentre in quel sospirato e religioso silenzio, unica fede che ho mai riconosciuto, intuizione naturale d’intrinseca felicità, gridavano: Ti amo.
Le distanze tra i pianeti si chiamano sogni.
Avrei voluto che mi insegnassero che esiste la vita come esiste la morte, che esiste l’inizio e la fine di tutto, avrei voluto, ma non me lo hanno insegnato, ho dovuto impararlo sulla pelle, la pelle dell’anima camminando nella vita su un lungo filo, cadendo e rialzandomi, ma avrei voluto, che mi dicessero meno favole e più realtà per non morire in questa vita fatta di pochi sorrisi, ed un lungo filo finissimo sospeso nell’aria! In bilico tra l’incerto ed il forse, in bilico tra sogno e realtà! Avrei voluto meno favole e più realtà!
Il Sogno è una fanciulla che alla finestra aspetta di trascorrere la notte protetta, ma con l’alba salirà sopra la più alta vetta. Nella Fretta il Sogno non Svetta. Aspetta!
Cieco l’attimo che ci ha uniti, amaro il rimorso che ci ha aperto gli occhi.
Quando un sogno s’infrange guardati subito intorno e preoccupati solo di trovare il pezzo più grande che è rimasto per iniziare a sognare di nuovo.
Mi mancherai, mi mancheranno i tuoi occhi mentre in quel sospirato e religioso silenzio, unica fede che ho mai riconosciuto, intuizione naturale d’intrinseca felicità, gridavano: Ti amo.
Le distanze tra i pianeti si chiamano sogni.
Avrei voluto che mi insegnassero che esiste la vita come esiste la morte, che esiste l’inizio e la fine di tutto, avrei voluto, ma non me lo hanno insegnato, ho dovuto impararlo sulla pelle, la pelle dell’anima camminando nella vita su un lungo filo, cadendo e rialzandomi, ma avrei voluto, che mi dicessero meno favole e più realtà per non morire in questa vita fatta di pochi sorrisi, ed un lungo filo finissimo sospeso nell’aria! In bilico tra l’incerto ed il forse, in bilico tra sogno e realtà! Avrei voluto meno favole e più realtà!
Il Sogno è una fanciulla che alla finestra aspetta di trascorrere la notte protetta, ma con l’alba salirà sopra la più alta vetta. Nella Fretta il Sogno non Svetta. Aspetta!
Cieco l’attimo che ci ha uniti, amaro il rimorso che ci ha aperto gli occhi.
Quando un sogno s’infrange guardati subito intorno e preoccupati solo di trovare il pezzo più grande che è rimasto per iniziare a sognare di nuovo.
Mi mancherai, mi mancheranno i tuoi occhi mentre in quel sospirato e religioso silenzio, unica fede che ho mai riconosciuto, intuizione naturale d’intrinseca felicità, gridavano: Ti amo.
Le distanze tra i pianeti si chiamano sogni.