Massimo Bisotti – Vita
La vita è così, lente giornate tutte uguali e emozioni improvvise che trafiggono il respiro.
La vita è così, lente giornate tutte uguali e emozioni improvvise che trafiggono il respiro.
Mi rinchiudo furtivamente nei miei pensieri, raccogliendoli e ordinandoli: tristezza, amore, durezza e dolcezza si sono mischiati dando vita ad un caos nella mia mente. Ciò, sta labilmente incrinando la maschera che porto e che tutti noi indossiamo, per affrontare la realtà di giorno in giorno.
Non sprecare neanche un attimo della tua vita, perché ciò che vivrai rimarrà per sempre e ciò che sarà stato bello ti darà la forza per affrontare il tuo domani.
La vita e la morte, una grande opera d’arte!
Un’insegnante chiese agli scolari della sua prima elementare di disegnare qualcosa per cui sentissero di ringraziare il Signore. Pensò quanto poco di cui essere grati in realtà avessero questi bambini provenienti da quartieri poveri. Ma sapeva che quasi tutti avrebbero disegnato panettoni o tavole imbandite.L’insegnante fu colta di sorpresa dal disegno consegnato da Tino: una semplice mano disegnata in maniera infantile.Ma la mano di chi?La classe rimase affascinata dall’immagine astratta. “Secondo me è la mano di Dio che ci porta da mangiare” disse un bambino. “Un contadino” disse un altro, “perché alleva i polli e le patatine fritte”.Mentre gli altri erano al lavoro, l’insegnante si chinò sul banco di Tino e domandò di chi fosse la mano. “È la tua mano, maestra” mormorò il bambino.Si rammentò che tutte le sere prendeva per mano Tino, che era il più piccolo e lo accompagnava all’uscita. Lo faceva anche con altri bambini, ma per Tino voleva dire molto.Hai mai pensato al potere immenso delle tue mani?
Mi trovavo catapultato in un mondo tutto diverso, per certi versi migliore e per altri peggiore. Ero avvolto dal buio ma la poca luce che intravedevo parlava di una libertà lontana fatta di dubbi e sofferenze; non conoscevo bene cos’era questa libertà ma sentivo il suo profumo da lontano e mi piaceva.
Si può amare e si può odiare, si può ridere o piangere, sperare o rassegnarsi, si può andare avanti o fermarsi, parlare o stare zitti, ma c’è solo una cosa per cui non abbiamo possibilità di scelta, vivere o morire.