Massimo Ortu – Uomini & Donne
Qualcuna di me voleva il clone di un poeta e rocker, ma quando ha scoperto che quell’uomo era solamente se stesso, lo ha gettato via come un limone troppo spremuto.
Qualcuna di me voleva il clone di un poeta e rocker, ma quando ha scoperto che quell’uomo era solamente se stesso, lo ha gettato via come un limone troppo spremuto.
La superstizione è l’alibi degli uomini ciechi.
Certo che essere donna è davvero strano, passano ore a scegliere una combinazione intima per far colpo, per poi ritrovarsi un uomo che neanche si accorge di quello che indossano, vanificando ogni loro sforzo.
Gli uomini e le donne sono compatibili come l’acqua e l’aceto. Per questo si devono mescolare continuamente, altrimenti si separano.
Penetrare con lo spirito nell’essere di una fanciulla è un’arte, ma saperne uscire è un capolavoro.
Non servono le parole a quelle come me. Le donne come me non si accontentano di una parola gentile, di un complimento o di un minuto del tuo tempo. I “rimasugli” del tuo tempo lo lasciano alle altre e regalano anche quelli che vorresti dedicare a lei. Quelle come me hanno carattere, intelligenza e coraggio per voltarti le spalle e ferirti con silenzi che nemmeno hai mai sentito. Hanno un orgoglio che non uccide i rapporti, ma che salva se stesse da coloro che l’unica cosa che saprebbero fare è calpestare la loro dignità e giocare con quel sentimento che portano nel cuore.
Ma, senza accusare Kitty, Levin non poteva fare a meno di pensare che anche l’educazione di lei, troppo superficiale, troppo mondana, fosse un po’ colpevole di questa inerzia. “Oltre alle cure di casa, alla sua toilette, alla broderie anglaise, non ha nessun interesse serio. Non s’interessa delle sue occupazioni, non dell’azienda, dei contadini, non della musica (eppure era abbastanza brava), non della lettura. Non fa nulla ed è completamente soddisfatta della sua vita”. Levin non capiva che sua moglie si preparava a un periodo di attività che l’avrebbe obbligata ad essere insieme moglie, padrona di casa, madre, nutrice ed educatrice, dei suoi figli. Non capiva che essa sapeva queste cose per istinto, e preparandosi a questa tremenda fatica si concedeva dei momenti di spensieratezza, di felicità nell’amore, per poter apprestare meglio il suo futuro nido.