Massimo Troisi – Ricchezza & Povertà
La ricchezza dei poveri è rappresentata dai loro figli, quella dei ricchi dai loro genitori.
La ricchezza dei poveri è rappresentata dai loro figli, quella dei ricchi dai loro genitori.
La ricchezza assomiglia all’acqua di mare: quanto più se ne beve, tanto più si ha sete.
In particolari periodi di carestia, chi sa bastare a sé stesso gode anche di quel poco che possiede.
La povertà unisce molte più cose di quante ne divida.
Quando ero bambino, erano solo i ceti ricchi a usare la parola stronzo; oggi è una conquista dei ceti medi.
Anche questo lo capisco. Io e milioni di uomini ricchi e poveri, sapienti e ignoranti, nel passato come nel presente, siamo d’accordo nel pensare che bisogna vivere per il bene. La sola conoscenza chiara, assoluta che possediamo è questa, e non si può spiegare con la ragione: è al di fuori della ragione e non ha nessuna causa e non può avere nessun effetto. Se ha una causa, il bene non è più bene, e se ha un effetto (la ricompensa) egualmente non è più bene. Perciò il bene è oltre la catena delle cause e degli effetti.
Ogni Nazione è come un libro: illustra e descrive la ricchezza o la povertà di un popolo. Il libro è scritto dal popolo!