Nino Candela – Matrimonio
Molti non vogliono sposarsi perché dicono che il matrimonio è solo un pezzo di carta, ma in realtà chi non vuol sposarsi è solo perché non ha fiducia nel partner.
Molti non vogliono sposarsi perché dicono che il matrimonio è solo un pezzo di carta, ma in realtà chi non vuol sposarsi è solo perché non ha fiducia nel partner.
Avrei sposato un altro pensando a voi, desiderando voi e voi soltanto.
Non ho paura di mettere l’anello al dito, ma di chi lo mette.
Il costante martellamento verbale della moglie verso il marito, provoca sempre l’effetto contrario. Il sistema di difesa della vittima, erige un muro contro i molesti rumori verbali della consorte.
Molte sono le persone importanti della mia vita, ma solo una l’ha segnata indelebilmente: Mia moglie.
Non esistono sicurezze nei rapporti, chi ne vuole, non vuole davvero una persona, vuole un robot che non ha possibilità di scelta, un elettrodomestico in garanzia.
Non credo ai “vissero felici e contenti”. Credo a chi Lotta per rimanere insieme, a chi delle parole fa i Fatti e soprattutto a chi ti prende per mano senza lasciarti.
Un monito ed un consiglio, per quel che vale, per i giovani uomini che decidono di condividere la loro vita con la loro partner. In gioventù, con poca esperienza, prima di legarsi con il vincolo del matrimonio è bene farsi guidare dal raziocinio. Evitare quindi di agire sotto l’impulso del, come dire, dell’istinto primordiale. Si evita così di trovarsi accanto una cornacchia della quale si farebbe volentieri a meno. Proverbio: uomo avvisato è mezzo salvato!
Il matrimonio è come una barca e gli sposi sono come i remi, devono lavorare entrambi per la stessa direzione, o si procederà in alto mare!
Il matrimonio perfetto è quello che non è mai stato celebrato.
Matrimonio: tentativo di rendere eterno qualcosa che dovrebbe durare un quarto d’ora.
Non esiste amore talmente cieco da non poter essere guarito in matrimonio.
Talvolta il matrimonio è percorrere in due un errore che si è commesso da soli.
Molti sostengono che a far durare un matrimonio sia il perdono, credo che questo sia sbagliato, non perché si riesca a non commettere errori, infatti tutti sbagliamo, ma che relazione sarebbe se dovessimo continuamente dire alla nostra metà: “ti perdono, o sei perdonato”, il matrimonio diverrebbe in tal caso una sorta di aula giudiziaria, io credo invece che quando c’è “regia” di amore di vero amore e di rispetto, la parola perdono uscirebbe di “casa” e la vita matrimoniale invece di aula dibattimentale diverrebbe un luogo al riparo dai trambusti della discordia!
Il matrimonio è come un contratto di lavoro: bisogna sperare che sia a tempo indeterminato se no, ne paghi, a caro prezzo, le conseguenze.
Quando la moglie si lamenta che con te manca del pepe ha già provveduto con il droghiere.
Evoluzione o involuzione?I nostri trisavoli erano ancora i “capibranco” della famiglia e le nostre trisavole le “regine” del focolare domestico. Nonostante fosse unicamente l’uomo a decidere, da solo, chi prendere come moglie; nella quasi totalità dei matrimoni così contratti, regnava concordia, armonia, rispetto, protezione e amore. Già le femministe di allora hanno iniziato una lotta continua per “detronizzare” la posizione del maschio riuscendo, un poco per volta, a trasformare i “capibranco” in “ultime ruote del carro”.Oggigiorno separazioni, divorzi, battaglie legali e completo sfascio delle famiglie sono le conseguenze; quindi ne vinti ne vincitori, ma tutti perdenti.