Ornela Radovicka – Matrimonio
L’amante proibito non ha mai le ali, ma il paracadute.
L’amante proibito non ha mai le ali, ma il paracadute.
Molte persone sono contrarie al matrimonio omosessuale, come se quest’ultimo andasse a minacciare in qualche modo quello etero. Se vogliamo dirla tutta, avrebbe molto più senso vietare l’alcool, visto che gli alcolici, oltre a danneggiare il fegato di chi ne assume troppi, aumentano risse e incidenti stradali, andando a danneggiare tutti, anche il povero astemio che si ritrova sfracellato al suolo perché investito da un ubriaco.
Tradire non fa per me. La fedeltà non è una virtù, ma un modo di essere.
Alcuni legami sono imposti, altri sono la sola scelta per sentirsi liberi.
E quando ti mostrerai col velo, non vedrò più un paradiso nel cielo e finalmente il mio sarà un sorriso sincero.
L’indifferenza negli occhi della persona con la quale trascorriamo la vita è peggio d’una violenza, peggio d’uno schiaffo o d’un insulto. È gelo quotidiano.
Più si è di cuore freddo nel senso che non si conoscono i valori veri della famiglia, e più si tende a cornificare il proprio partner.
Se vissuto così l’amore umano – con le debolezze, le imperfezioni, le cadute – può essere un vero angolo di paradiso. In tanti stanno nel matrimonio come all’inferno… ma non sarà il vostro caso. L’inferno è se non vi amate. Me lo promettete?
La cosa importante non è l’abito, né il ricevimento. La cosa importante è che in due diventate Cristo. La vita di Cristo entra in voi e da quel momento il vostro amore risorge ogni volta che muore. Non è una magia, è ciò che accade realmente se gli date spazio nelle e con le vostre vite.
Sposarsi è come scegliere tra due caramelle di gusti diversi. Se ti capita quella buona, allora sei fortunato e potrai gustartela fino alla fine, ma se per sbaglio scegli quella con un gusto sgradevole, dovrai mangiarla fino alla fine, sempre se non la sputi prima.
L’unico acquisto nuovo, senza alcuna garanzia del dopo, sono le mogli ed i mariti.
Quando il matrimonio si sposa col patrimonio, a governare poi quell’unione, ci sarà sempre un demonio.
Lo hanno chiamato “divorzio breve” perché “è una cosa così lunga che è meglio che la finiamo qui” pareva brutto.
Matrimonio: un patto scellerato tra noi e il destino. Giuriamo il falso, consapevoli che nessuno sa cosa avverrà domani. Firmiamo un contratto, come se un pezzo di carta fosse la verità assoluta e incontrovertibile. Nulla di più falso, l’amore non ha bisogno di consensi altrui, l’amore basta a se stesso, è qualcosa che appartiene e riguarda solo gli innamorati, non si svende per un servizio di piatti, due pentole e una bustarella, non ha bisogno dell’approvazione di parenti e amici falsamente compiaciuti. “Bello l’abito della sposa!” “Si ma lui poteva mettere un abito diverso!” “Elegante lo sposo!” “Si ma la sposa! Poteva trovare di meglio!” L’amore vero, non cambia il nome, non annulla il cognome. L’amore cammina a fianco agli innamorati, non in testa.
Che offesa per una moglie sfiorita, vedere il proprio marito sventolare la bellezza in fiore di una giovane donna.
Perché le famiglie si sfasciano? Perché i coniugi sono intenti a trascurare loro stessi per un virtuale e cercare fantasie morbose altrove.
È sempre meglio passare per la moglie di un marito falso, che per l’amante di un marito vero.