Matteo Casella – Tristezza
Il dono della vita se ne va. I ricordi tagliano più delle spade. La fredda notte gela il caldo sole. Impotente subisci il destino.
Il dono della vita se ne va. I ricordi tagliano più delle spade. La fredda notte gela il caldo sole. Impotente subisci il destino.
Poi capita di avere addosso una grande tristezza senza un valido motivo, vorresti chiedere aiuto ma manca anche la voglia di parlare, o forse non vuoi per non far preoccupare chi ami, perché in fondo non ha senso parlare di ciò che non esiste, perché è una tristezza che dovrebbe esistere, perché neanche tu sai da quale fonte arrivi, e rimani lì, fermo e continui a pensare che dovresti sorridere, ma c’è una porta chiusa che non riesci ad aprire, e l’unica cosa che passa per la testa è il solito “passerà”
Tristezza, solitudine, rabbia. Quasi tutte le canzoni che mi piacciono ne parlano. Suonandole è come se affrontassi quei mostri, soprattutto quando non riesci neanche a dare loro un nome. Poi, però, finita la musica, quelle cose restano lì. Certo, magari adesso le sai riconoscere meglio, ma nessuno le ha magicamente spazzate via.
Aveva la dannazione sul suo volto, la morte nel suo cuore.
È doloroso veder crollare le proprie illusioni.
Cuore nero, riso in bocca; è dolore che trabocca.
L’anima della vera Passione, nasce laddove un sogno, è fugacemente istigato a finire. Ed è il Sognatore, colui che nella cruda realtà, è lentamente destinato a morire. Io Passionale Sognatore, ho tentato molte scalate e follemente infine, ho raggiunto un’unica cima, chiamata “abisso”.