Mauro Dale – Tristezza
Il buio della stanza è in simbiosi col vuoto del mio cuore.
Il buio della stanza è in simbiosi col vuoto del mio cuore.
Quando dal cielo sgorgano lacrime di cristallo ti accorgi di quanto sia leggero il sonno della tristezza. Quindi non gridare troppo o la sveglierai!
Si è sempre un po’ soli dentro. Un po’ vuoti. Un po’ persi. Un po’ insoddisfatti. Un po’ tristi.
E fuggi la tristezza, perché questa entra nei cuori che sono attaccati alle cose del mondo.
Solo la verità può far male, ferire e arrivare dentro come un pugnale. Solo ciò che è vero può toccare e scalfire una persona. Il resto non può toccarti se non lo senti “tuo” non può appartenerti ne restarti addosso, ma solo scivolare via.
Spesso le Lacrime, sono schegge di desideri che fuggendo via dall’anima, infrangono il sogno lacerando il provato viso!Often tears are desire’s splinters that, running away from soul, break the dream, tearing the suffering face!
Sono inciampata e ho vacillato mi sono aggrappata a “qualcosa” che credevo solido, sono andata avanti zoppicando finché sono nuovamente inciampata e caduta. Come una bambina ho pianto, ma non piangevo come una bambina, perché il dolore che sentivo era il mio cuore di adulta andare in pezzi, frantumato dalla mia stessa vita che sembrava non appartenermi più. Consolavo quel frenetico battito accarezzandolo cercando nelle pieghe della mia mente qualcosa che sapesse di buono. Quanto amaro in bocca! Ho maledetto e leccato le mie lacrime, ognuna una ferita a solcarmi l’anima di sale, le mie spalle come ali impazzite cercavano di spiccare il volo per respirare, per andare lontano con il pensiero. Qualcosa di buono! Strisciando verso il fondo mi sono spogliata della mia corazza, forse fasulla, non sono io il centro del mio mondo. Qualcosa di buono, ed eccolo! Un viso, i miei stessi occhi, la parte migliore di me. La continuità della mia vita.