Mauro Lanari – Religione
Crisi vocazionale. Sono ancor’in molti a ricevere la chiamata, purtroppo però c’è sempre meno banda.
Crisi vocazionale. Sono ancor’in molti a ricevere la chiamata, purtroppo però c’è sempre meno banda.
È in corso una guerra “che ha come bersaglio il Papa”. Scatenata brutalmente dal laicismo, mira ad esiti devastanti: minare la Chiesa, la sua autorità morale, con essa la religione cristiana intera. Ma la disintegrazione della religione porterà, alla distruzione della ragione, con ricadute catastrofiche sul piano etico e politico: trionfo inarrestabile della cultura della morte; politicamente la fine dell’Europa, di cui il Cristianesimo è nei fatti della storia il solo comun denominatore. Togliamo pure di mezzo la Chiesa e il Papa e sarà il dilagare inarrestabile del peccato. Allora vedranno tutti laicisti e non che a pagarne le conseguenze sarà innanzitutto l’uomo, sommerso dalle barbarie, etica e politica, con la dannazione eterna, il peccato già di per sé abbondante non troverà nessun argine.Dell’inferno se ne accorgerà al momento del giudizio divino. Allora, sarà troppo tardi!
L’uomo terreno cerca le cose terrene perché in esse ha posto la sua fiducia, l’uomo che ha cristo nel cuore, cerca e spera le cose che Dio ha provveduto per lui. Perché in Dio ha posto la sua fiducia.
Va rispettato il credente, ma nella stessa maniera va rispettato il laico.Non è la religione a fare di noi delle brave persone. Ma quello che noi siamo.
Donaci, o Signore di conoscere la tua presenza di Padre nel nascondimento della nostra esistenza.
La voce di uno che grida nel deserto:”Aprite la via al Signore.”(40, 3)
Se io credessi in Dio come dicono (non con i fatti) di crederci certi preti sarei già in Paradiso.