Mauro Lanari – Sorriso
Ride bene chi smette di ridere per primo.
Ride bene chi smette di ridere per primo.
Ogni tuo sorriso fa nascere arcobaleni d’emozioni sul mio viso.
La differenza, tra il sorriso di circostanza e il vero sorriso è, che il primo nasce e muore sulle labbra, il secondo nasce da dentro e vive sulle labbra.
Vorrei mollare tutto, perché non mi sento all’altezza delle mie scelte. So che tu non lo faresti, ma affronteresti tutto armandoti di un sorriso. Forse qualcosa di te infondo all’anima mi è rimasto, oltre che nel ricordo, forse qualcosa oltre ai tuoi occhi c’è dentro di me, forse è solo lì che aspetta di essere tirato fuori. Perché io ti ricordo così, non con un rosario in mano nella bara, io ricordo la forza del tuo sorriso, e vorrei che questo ricordo si imprimesse in me come un insegnamento, non come tristezza di qualcosa che non c’è più e mai ci sarà più. Vorrei far rivivere in me il tuo sorriso, oltre che nel mio cuore.
Cos’è il sorriso, se non la parte più vera di me stessa? Attraverso il mio sorriso io riesco ad emanare tutto ciò che di più bello provo, lo trasmetto ad ogni singola persona che incontro lungo il mio cammino.
Decidi che è il momento di dare un taglio quando inizi a capire che niente ti porta a sorridere, guardi indietro e niente vale la pena ricordare se non qualche dettaglio, guardi avanti e vedi una vita vita ancora da vivere e godere, quindi inizi a camminare verso la felicità che meriti. Parti adesso.
Ma se io sono un quaquaraquà, tu sei un lallarallà?