Mauro Lanari – Stati d’Animo
Volevamo giubilare assieme, invece siamo stati giubilati.
Volevamo giubilare assieme, invece siamo stati giubilati.
Soffocarsi da parole non dette o strozzarsi in quelle dette. È solo una questione di scelta.
Di lacrime ne ho versate e molte non meritate, ma sono state proprio le più amare ad avermi insegnato il prezzo della serenità. Per questo oggi molte volte, se capisco che non ne vale la pena. Prima di piangere io preferisco sorridere.
Mi piacciono tutti anche quelli che non mi piacciono, purché abbiano l’educazione e l’intelligenza di starmi a tre passi dal culo. Non discuto, ma dammene ragioni e faccio un macello.
Le cose che ho imparato dai miei mille perché. Che con la consapevolezza dei se e dei ma e dei però non si è costruito nulla, ma si è demolito la certezza di tutto. Che nei miei dubbi ho cercato di entrarci ed uscirci, perché entrandoci fossi capace di capire i miei sbagli. Che lo sbaglio non è mai di una singola persona, ma sta in ognuno di noi la colpa. Che si può essere neutrali, ma la neutralità va applicata su tutti. Che si può credere a qualcuno, ma si deve credere anche all’altro. Che dagli sbagli bisogna imparare e non solo giudicare. Che tutti siamo vittime e carnefici di ogni nostra azione. Che ad ogni azione corrisponde una reazione. Che essere buoni, non significa essere sceme. Che non si può condannare gli altri e nascondere quello che noi facciamo. Che credo alla buona fede ma che poi le azioni dimostrano quello che siamo. Ora fra dubbi, verità, bugie, nulla è come è ma continuo a sperare, credere, amare.
Cosa ti piacerebbe? Essere felice da avere la nausea e vomitare felicità, starnutire felicità e mischiarla a tutti, avere il virus della felicità tanto da infettare solamente allo sguardo il prossimo e vederlo sorridere.
Sdraiata a letto, Holly accendeva e spegneva la nuova lampada sorridendo come una stupida. Lei e Sharon erano andate da Bed Knobs e Broomsticks a Malahide, e alla fine avevano optato per una lampada di legno intagliato, con un paralume color crema che s’intonava con i colori della stanza da letto. Ovviamente, per non rompere la tradizione, avevano scelto la più ridicolmente costosa. E anche se Gerry non era lì con lei mentre la comprava, per lei era stato come sceglierla insieme.