Mauro Lanari – Vita
“Come va, si tir’avanti?””No, ci si tir’indietro”.
“Come va, si tir’avanti?””No, ci si tir’indietro”.
Esiste un cielo visibile a tutti ed uno tutto da scoprire dentro ognuno di noi. Esiste una porta accessibile a tutti, dove a una sola persona è permesso entrare. Esiste una pace dei sensi, dopo una vita passata in cerca di battaglie. Esiste l’altra metà del cielo, se non riusciamo a trovarla, sarà in un’altra parte dell’universo? Esiste un sogno nel cassetto, chi c’è l’ha messo? Possibile che non ne sapessi niente.
Ci sono degli istanti in cui gli occhi vedono qualcosa, e nel nostro modo di “sentire” tutto può cambiare. Se questo sarà o non sarà un privilegio a noi riservato, dipenderà dal nostro senso di gratitudine verso la vita. Verso l’esistere.
Conosco un solo modo per farmi “odiare”; Essere me stessa. Difficile da accettare, impossibile ignorami.
Su questa terra si succedono le generazioni transitorie, casuali, isolate: appaiono, soffrono e muoiono. Nessuna voce delle stirpi che non ci sono più riecheggia nella vita delle stirpi che ancora sono esistenti, e la voce delle stirpi viventi è destinata ad essere presto inghiottita nello steso eterno silenzio. Cosa deve fare l’uomo, senza memorie, senza speranza, fra il passato che lo abbandona e il futuro che gli è chiuso davanti?
La nostra vita è come un sentiero infinito in un campo incolto. Ogni giorno vissuto è come se ci avvicinassimo sempre di più all’orizzonte ma il bello è che non potremo mai raggiungerlo realmente. E davanti a noi ci sarà sempre o un’alba o un tramonto; allora solo chi crede nell’irreale saprà riconoscere sia nell’alba che nel tramonto un inizio.
La piroga rinascerà dalle acque dei fiumi coperte di ninfee e la dolcezza dei bambù sovrasterà la trasparenza dei mattini del mondo.
Esiste un cielo visibile a tutti ed uno tutto da scoprire dentro ognuno di noi. Esiste una porta accessibile a tutti, dove a una sola persona è permesso entrare. Esiste una pace dei sensi, dopo una vita passata in cerca di battaglie. Esiste l’altra metà del cielo, se non riusciamo a trovarla, sarà in un’altra parte dell’universo? Esiste un sogno nel cassetto, chi c’è l’ha messo? Possibile che non ne sapessi niente.
Ci sono degli istanti in cui gli occhi vedono qualcosa, e nel nostro modo di “sentire” tutto può cambiare. Se questo sarà o non sarà un privilegio a noi riservato, dipenderà dal nostro senso di gratitudine verso la vita. Verso l’esistere.
Conosco un solo modo per farmi “odiare”; Essere me stessa. Difficile da accettare, impossibile ignorami.
Su questa terra si succedono le generazioni transitorie, casuali, isolate: appaiono, soffrono e muoiono. Nessuna voce delle stirpi che non ci sono più riecheggia nella vita delle stirpi che ancora sono esistenti, e la voce delle stirpi viventi è destinata ad essere presto inghiottita nello steso eterno silenzio. Cosa deve fare l’uomo, senza memorie, senza speranza, fra il passato che lo abbandona e il futuro che gli è chiuso davanti?
La nostra vita è come un sentiero infinito in un campo incolto. Ogni giorno vissuto è come se ci avvicinassimo sempre di più all’orizzonte ma il bello è che non potremo mai raggiungerlo realmente. E davanti a noi ci sarà sempre o un’alba o un tramonto; allora solo chi crede nell’irreale saprà riconoscere sia nell’alba che nel tramonto un inizio.
La piroga rinascerà dalle acque dei fiumi coperte di ninfee e la dolcezza dei bambù sovrasterà la trasparenza dei mattini del mondo.
Esiste un cielo visibile a tutti ed uno tutto da scoprire dentro ognuno di noi. Esiste una porta accessibile a tutti, dove a una sola persona è permesso entrare. Esiste una pace dei sensi, dopo una vita passata in cerca di battaglie. Esiste l’altra metà del cielo, se non riusciamo a trovarla, sarà in un’altra parte dell’universo? Esiste un sogno nel cassetto, chi c’è l’ha messo? Possibile che non ne sapessi niente.
Ci sono degli istanti in cui gli occhi vedono qualcosa, e nel nostro modo di “sentire” tutto può cambiare. Se questo sarà o non sarà un privilegio a noi riservato, dipenderà dal nostro senso di gratitudine verso la vita. Verso l’esistere.
Conosco un solo modo per farmi “odiare”; Essere me stessa. Difficile da accettare, impossibile ignorami.
Su questa terra si succedono le generazioni transitorie, casuali, isolate: appaiono, soffrono e muoiono. Nessuna voce delle stirpi che non ci sono più riecheggia nella vita delle stirpi che ancora sono esistenti, e la voce delle stirpi viventi è destinata ad essere presto inghiottita nello steso eterno silenzio. Cosa deve fare l’uomo, senza memorie, senza speranza, fra il passato che lo abbandona e il futuro che gli è chiuso davanti?
La nostra vita è come un sentiero infinito in un campo incolto. Ogni giorno vissuto è come se ci avvicinassimo sempre di più all’orizzonte ma il bello è che non potremo mai raggiungerlo realmente. E davanti a noi ci sarà sempre o un’alba o un tramonto; allora solo chi crede nell’irreale saprà riconoscere sia nell’alba che nel tramonto un inizio.
La piroga rinascerà dalle acque dei fiumi coperte di ninfee e la dolcezza dei bambù sovrasterà la trasparenza dei mattini del mondo.