Mauro Mocca – Economia e Finanza
L’Euro non è nient’altro che il Marco Tedesco che ha cambiato nome.
L’Euro non è nient’altro che il Marco Tedesco che ha cambiato nome.
Adriano Olivetti si poneva sessant’anni fa questi quesiti: “Può l’industria darsi dei fini? Si trovano, questi fini, semplicemente nei profitti? O non vi è qualcosa di più affascinante, una trama ideale, una destinazione, una vocazione?” Per tutta la vita Adriano s’impose di ricordare un ammonimento di suo padre Camillo, fondatore dell’azienda Ivrea: “Ricordati che la disoccupazione è la malattia mortale della società moderna; devi lottare con ogni mezzo affinché gli operai di questa fabbrica non abbiano a subire il tragico peso della miseria avvilente che si accompagna alla perdita di lavoro.” Adriano commentava: “Il lavoro dovrebbe essere una grande gioia ed è ancora per molti tormento, tormento di non averlo, tormento di fare un lavoro che non serva, non giovi ad un nobile scopo.”
Quando c’era la lira in Italia, bene o male, eravamo noi italiani a comandare a casa nostra. Con l’avvento dell’euro, sono iniziati i problemi veri, la lira è stata declassata e non siamo più padroni di noi stessi. Si stava molto meglio, quando si stava peggio!
Il dissesto economico nostrano è il tipico patrimonio all’italiana.
In molti Paesi del Sud del mondo la Donna è il motore dell’economia domestica, artigianale ed agricola.
Il posizionamento di marca, nasconde sul retro, il portafoglio dell’azionista.
La finanza è la guerra proseguita con altri mezzi.