Megan Zanin – Stati d’Animo
Non sono asociale, è che certa gente mi sta sulle palle a prescindere!
Non sono asociale, è che certa gente mi sta sulle palle a prescindere!
Perché vedo chiaramente quello che c’è oltre il mare, e non riesco a vedere con la stessa chiarezza ciò che è dentro di me?
Era un sabato sera di dicembre. Ero nella mia stanza e stavo bevendo molto più del solito. Mi accendevo una sigaretta dietro l’altra pensando alle ragazze, alla città, e agli anni che avevo davanti a me. Guardavo davanti a me e non mi piaceva quasi niente di quello che vedevo. Non ero un misantropo o un misogino ma mi piaceva star solo. Si stava bene seduti tutti soli in uno spazio ristretto a fumare e a bere. Avevo sempre fatto ottima compagnia a me stesso.
Pensavo ai miei limiti, pensavo a tutto ciò che sta attorno alla parola limiti.Pensavo a tutto quello che sarei in grado di fare, a tutto quello che posso fare, a tutto quello che sono costretto a rinunciare, a tutto quello che mi blocca.Pensavo a cosa sarei se non mi trovassi in questi panni, a volte larghi e a volte stretti; questi panni che mi hanno reso quello che sono ora, che mi tengono vivo e sicuro delle mie scelte.Pensavo a tutto quello che mi rende felice, dai miei panni ai miei limiti.Pensavo al fatto che forse i miei limiti sono la mia sicurezza e che senza la mia sicurezza non potrei essere felice.Pensavo che forse il mio limite è essere libero, ma se fossi davvero libero, sarebbe giusto parlare di limiti?
Non siamo in grado di definire i sentimenti che nutriamo fino in fondo, ma i sentimenti che nutriamo definiscono fino in fondo ciò che siamo.
Ciò che è stato bello ieri ha marcate sfumature di grigio.
Certa gente mi scivola talmente in basso che per avanzare non potrà far altro che strisciare.