Megan Zanin – Stati d’Animo
Sono come un uragano, perennemente in tempesta. Emotivamente ingestibile.
Sono come un uragano, perennemente in tempesta. Emotivamente ingestibile.
Piange il cielo anche questa sera. Piange per l’ingratitudine del mondo che lascia morire molti suoi figli, piange per l’opportunità non data a chi ci tende la mano, piange per coloro che vorremmo sterminare e con le ruspe calpestare, piange per gli stupratori di angeliche anime, piange per una chiesa che di cristo si è dimenticata, piange per le porte chiuse e mai spalancate, piange per la musica senza più note, piange per i sorrisi da tempo congelati, piange per le madri lasciate soli in uno ospizio ho un letto d’ospedale. Piange il cielo pure questa sera sull’azzurro mare che corpi di fanciulli vede galleggiare, e che nessuno più al suo petto stringerli vuol fare e ora piango pure io che cielo non oso più guardare.
L’illusione è l’ultima a morire.
Ti ho conosciuto realmentescrutando gli spazi silenziosiche s’incuneavano tra le note-a tratti stonate- delle tue parole.
Non so maneggiarmi con cura. Mi rompo in continuazione. Porcellana smerigliata o, più semplicemente, ghisa grezza, antiestetica. Dipendente dai si e dai no, io quel “no” lo urlerei al mondo intero al posto dei “buongiorno” o dei “come va” di facciata. Così, diversa, ché di tutto quest’apparire non me ne faccio niente e di tutte le tattiche banali e studiate per sortire gli effetti di chissà quale ingenua psicologia del senso comune ancor meno. Vanno avanti gli altri, saette, io mi tengo la mia locomotiva a vapore molto vintage che non insegue nessuno perché siamo sempre lì, se qualcuno vuole esserci e vuole saltare su, salterà su.
A volte si sogna. Ma la vita non è solo un sogno. È soprattutto realtà. Un amara realtà. Allora ridiamo infondo cosa c’è rimasto se non sorridere un po’?
Sono giunta ad una conclusione, mi sono innamorata dell idea che mi sono fatta di lui non era reale era il mio bisogno di emozioni. Il mio cuore si è creato il mito la mia testa l’ha distrutto.