Mela Favale – Abbandonare
Tutti hanno paura di essere abbandonati: animali e uomini.L’unica differenza è che gli animali non hanno paura di ammetterlo.
Tutti hanno paura di essere abbandonati: animali e uomini.L’unica differenza è che gli animali non hanno paura di ammetterlo.
Se non ti sei accorto,ti ho regalato un sentiero,l’ho fatto pur vedendo che quelli come te,l’amore non lo possono perdonare.Ma non ci volevo credere.E le parole reali non puoi, non puoi ascoltare.Ci sono dei teatri che si svolgono dentro di noi,colpiscono la vita fuori e l’annullano.È il destino dei suicidi, dei lupi nella steppa.Non fartene colpa, della mia ingenuità che non conoscevi,chissà quanti altri, al posto tuo, avrebbero agito allo stesso modo.Non avevo fatto i conti con le tue paure, con la mia insensata anima da pesce e la tua vorace repressione.Perché, perché la paura dell’irreale?
Vagavo per la città, spensierato e con quella grande torre che spiccava nel cielo, adesso è stata sommersa dalle nuvole, e poi quasi come se il sole l’avesse sciolta. Non sono più da quelle parti.
Mi è sempre mancato tanto così dal poterci riuscire, ma mi sono sempre ritrovato in una fase di stallo, ed ogni volta ho faticato ad uscirne. Quanto è brutto sapere che ciò che ognuno considera la propria “salvezza”, quella cosa che sai che ti cambierà solo in meglio, che ti renderà sicuramente più felice, ma che per circostanze avverse, si trova sempre ad un passo avanti al tuo, da non permetterti di afferrarlo, e ciò che ti rimane è solo l’illusione di poterci riuscire, di poterla raggiungere, scoprendone tristemente l’impossibilità, solo dopo che hai trascorso una vita intera a tentare. Fa male… Soprattutto sapere che per trovarne una nuova, ti occorre una vita intera, ed il tempo è qualcosa che manca ogni qualvolta che ci occorre.
Toglimi l’istinto che non ti appartiene, lascia libere le mie mani di afferrare il tuo ricordo che è in me, togli il tuo pensiero da occhi che non ti appartengono, da occhi che non sanno più piangere e più desiderare, da occhi aridi di ogni orizzonte che non sia il tuo viso.Mi sveglio sudata, il lenzuolo sul viso, il lenzuolo che conserva il tuo profumo, profumo di un amore bruciato da notti passate a sognare.
Un giorno mi disse: “non ti dimenticherò mai, sei diversa dalle altre” poi silenziosamente se ne andò, forse perché lui era come tutti gli altri.
A volte mi domando veramente con quale coraggio si possa abbandonare un cagnolino che ti…