Melissa Marr – Libri
I mortali avevano potenti difese mentali con cui cercavano di dare un senso a quanto si poneva in aperto contrasto con pregiudizi e norme prestabilite.
I mortali avevano potenti difese mentali con cui cercavano di dare un senso a quanto si poneva in aperto contrasto con pregiudizi e norme prestabilite.
La cosa è questa. Che dei vari modi di incominciare un libro in uso oggi in tutto il mondo conosciuto, confido che il mio modo di farlo sia il migliore–Sono certo che è il più religioso–perché incomincio a scrivere la prima frase–e mi affido a Dio Onnipotente per la seconda. Curerebbe per sempre qualsiasi autore dall’affanno e dalla follia di spalancare la porta di casa, e chiamare amici e vicini, parenti, e il diavolo con tutti i suoi dannati, con le loro macchine e martelli, eccetera, solo per osservare come ogni mia frase segua l’altra, e come la trama segue il tutto. Vorrei che mi vedeste alzarmi a metà dalla poltrona, e con quale fiducia, mentre mi afferro al bracciolo, alzi lo sguardo–afferrando l’idea, talvolta perfino prima che sia arrivata a metà strada–Credo in coscienza di avere intercettato più di un pensiero destinato a un altro.
Era uno strano tipo, una specie di umorista nero, un vero filosofo. Un giorno mi disse: ” Se i miei libri faranno sì che gli omicidi aumentino, beh, vorrà dire che sono serviti a qualcosa.”
È buffo. Basta che diciate qualcosa che nessuno capisce e fate fare agli altri tutto quello che volete.
Si legge per viaggiare stando fermi, un’avventura a chilometri zero.
“Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”. “Non sei tu, mia regina”, lo specchio rispose.
Solo alla fine di un buon libro puoi arrivare a capire il vero significato, l’enigma dell’autore. Ogni goccia dei loro messaggio scorre pian piano formando un torrente, per poi diventare un fiume con lo scorrere delle pagine, ma solo arrivando all’ultima pagina si possono udire le onde del mare infrangersi sugli scogli.