Melissa Marr – Libri
I mortali avevano potenti difese mentali con cui cercavano di dare un senso a quanto si poneva in aperto contrasto con pregiudizi e norme prestabilite.
I mortali avevano potenti difese mentali con cui cercavano di dare un senso a quanto si poneva in aperto contrasto con pregiudizi e norme prestabilite.
Arrivò il momento in cui solo starle vicino mi causava una sorta di dolore fisico.
[…] Era tornato a casa come un figliol prodigo, traboccante di giubilo, aspettandosi di vedere tutti impazzire di gioia a causa del suo arrivo, e invece si era trovato di fronte a una gelida ripulsa, finendo in carcere. Le aspettative e i risultati differivano in misura così sconfinata che l’effetto era stato di completo stordimento; egli non riusciva a stabilire se la situazione fosse tragica o grottesca. Si sentiva come un uomo che, uscito beatamente all’aperto per godersi l’arcobaleno, fosse stato colpito dal fulmine.
I suoi occhi rossi si allacciarono a quelli neri di Piton con tanta intensità che alcuni dei presenti guardarono altrove, come se temessero di finire ustionati dalla ferocia di quello sguardo.
Nonostante l’imbroglio dello spazio-tempo, pensò, nonostante tutte le suggestioni e i segnali ingannevoli, le ipotesi e le convinzioni, le teorie e le leggi e la finzione di essere qualcuno che non siamo, vale a dire gli uomini eretti sulla superficie raffreddata di questa sferica pietra fusa, uno dei dodici pianeti che disegnano spirali eterne intorno a una continua esplosione nucleare in una galassia a girandola, in un universo pirotecnico c’è la Vita, che è l’infinito principio naturale innato ed eterno, e il nostro vero io è tutt’uno non con un’energia destinata a spegnersi, ma con Lei!
Le coperte erano scivolate via e io guardai quella schiena bianca, le scapole appuntite sembravano lì lì per trasformarsi in ali.
Clara era il tipo di fotografia che non sarei mai riuscito a scattare. Con lei è impossibile fermare l’attimo.